L’economia toscana tiene, il portafogli di cittadini e lavoratori no

Ecco il focus Ires, il centro studi della Cgil Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2023 15:55
L’economia toscana tiene, il portafogli di cittadini e lavoratori no

Firenze, 19-7-2023 - L’economia toscana tiene, il portafogli dei cittadini e dei lavoratori no. E’ quanto racconta l’ultimo focus Ires, il centro studi della Cgil Toscana, intitolato “L’economia tiene? Per chi?”. L’andamento della congiuntura economica della Toscana (nel 2023 la ripresa rallenta) sembra mostrare una significativa divaricazione tra l’evidenza, positiva, di alcuni indicatori del ciclo economico e l’evidenza, negativa, del vissuto di un numero sempre crescente di cittadini e cittadine toscane.

Il focus (realizzato dai ricercatori Roberto Errico e Marco Batazzi) mette in evidenza tre dati: l’inflazione che erode i salari; il rischio ridimensionamento del Pnrr che produrrebbe effetti pesantissimi su economia ed occupazione regionale (un punto di Pil e 20mila posti di lavoro); la ripresa occupazionale che è precaria (vanno in pensione i tempi indeterminati, vengono assunti i precari).

Sul fronte salari, si rileva come aumenti il monte salari ma - per via dell’inflazione - pro capite si perda il 7% ne 2022 e il 3% nel 2023 (in due anni perdita dunque del 10% del salario reale).

Quanto al Pnrr, intanto un po’ di numeri: 6,3 miliardi di euro come totale delle risorse impegnate in Toscana (4,6 miliardi di euro di risorse solo Pnrr più 1,7 miliardi di euro di risorse aggiuntive); 6.990 progetti avviati o in via di avviamento; 5,6% di risorse disponibili in percentuale del Pil. Allo stato attuale, continua a sussistere un problema a livello nazionale sull’attuazione complessiva del Pnrr. Gli investimenti sono solo al 31,5% di messa a terra effettiva; entro fine settembre l’Italia dovrebbe raggiungere il 49,4%.

Si è quindi ben lontani da questo step, i ritardi riguardano in particolare i progetti infrastrutturali più grandi e quelli a carico dei comuni più piccoli, dove anche in Toscana si registrano ritardi. Il rischio è la perdita di parte del plafond a disposizione. La non attuazione completa del Pnrr avrebbe un impatto molto forte in regione, pari ad almeno un punto di Pil, con conseguenze pesanti sulle aziende, in particolare del comparto delle costruzioni. Una esecuzione per ipotesi limitata al 75% del Piano di ripresa e resilienza in Regione, metterebbe a rischio non meno di 20mila posti di lavoro nel biennio 2024-2025.

Capitolo occupazione: nel 2022 solo il 29% dei nuovi assunti era a tempo indeterminato; il saldo dei tempi indeterminati (tra chi va in pensione o è licenziato e chi è assunto) in Toscana negli ultimi due anni è meno 55mila, mentre il saldo dei contratti precari è + 127mila.

In evidenza