Lavoro: i cortei nelle piazze di Firenze

Si è volto stamani lo sciopero generale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2023 14:58
Lavoro: i cortei nelle piazze di Firenze

Firenze- Stamani migliaia di lavoratori e lavoratrici sono scesi in Piazza a Firenze per manifestare contro la Legge di Bilancio varata dal Governo Meloni. La manifestazione si è conclusa in piazza Santissima Annunziata, in occasione dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil contro la manovra.

"In un Paese dove il governo tenta di mettere il bavaglio ai lavoratori, ad azzerare il diritto allo sciopero costituzionalmente sancito, bisogna stare accanto a questi lavoratori perché portano argomenti seri. Scioperano per tutti, anche per quei cittadini che non possono e non vogliono farlo". È quanto spiega alla Dire il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine della sua partecipazione "Qui si parla di questioni molto concrete- aggiunge- di diritto alla casa, del problema degli affitti esplosivi, dei mutui, ovviamente del lavoro.

Non esiste il salario minimo, ci sono molti lavori sottopagati, si muore ancora troppo sui luoghi di lavoro. Si parla di pensioni che sono state tagliate, dei servizi fondamentali come la sanità". Nardella rivendica: "Guardo ai contenuti, non mi interessa la polemica politica, e quando questi riguardano i cittadini della mia città sono accanto a chi manifesta per metterli al centro dell'attenzione e per chiedere al governo un impegno vero".

"Il nostro gruppo consiliare e la nostra coalizione erano oggi in entrambi i cortei che hanno attraversato la città, perché non c'era contraddizione tra le istanze. Studentesse e studenti, organizzazioni sindacali e movimenti erano in entrambi. Rispettiamo le diversità ma ci interessa sottolineare l'importanza di vedere tante persone camminare insieme sotto questa giornata di sole -dichiarano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Piazza Indipendenza e piazza Santissima Annunziata erano troppo piccole per la mobilitazione chiamata da CGIL e UIL.

Questo dimostra quanta paura si nasconda dietro le dichiarazioni del Ministro Salvini. Da San Lorenzo sono partiti i collettivi di alcune scuole fiorentine, con una parte del sindacalismo di base, arrivati in piazza Santo Spirito. Forte la richiesta di blocco delle guerre in corso e dell'aumento delle spese militari, a favore di investimenti pubblici che contrastino chi ricerca il profitto a ogni costo, oltre i vincoli previsti dalla Costituzione, in modo insostenibile (per il pianeta e per le persone).

Approfondimenti

La vicenda della ex GKN, con il Collettivo di Fabbrica presente da piazza Indipendenza, non è un caso isolato: evidenzia l'assenza di risposte da parte dello Stato, incapace di proporre soluzioni. La politica si fa nelle istituzioni e nelle strade come oggi, ma soprattutto nella quotidianità dei luoghi in cui si vive (lavorando, studiando, nel proprio tempo libero). Lì dobbiamo portare avanti le ragioni di queste lotte, contro la propaganda di chi è al governo e prova a screditare l'impegno per un futuro migliore".

Il consigliere comunale Lorenzo Masi e la Rappresentante territoriale di Firenze e provincia Francesca Pini del M5S: “Oggi con gli attivisti abbiamo voluto partecipare a questa bella manifestazione perche è il momento di dire ADESSO BASTA” esordiscono così Lorenzo Masi e Francesca Pini “Il Paese aveva bisogno di una Legge di Bilancio che venisse incontro alle reali esigenze dei nostri cittadini e non di una manovra, come quella appena approvata, che invece colpisce tante persone bisognose, non combatte le diseguaglianze e non affronta le vere emergenze dei territori”.

“Stiamo assistendo ad un continuo aumento dei mutui, delle bollette, del prezzo del carburante. Ma non solo, i tagli alla sanità, il problema dell’emergenza abitativa, la sicurezza sociale: tutte sfide che il Governo non sta portando avanti, per non parlare poi degli effetti terribili dell’emergenza climatica che stiamo nostro malgrado fronteggiando e per la quale mai come oggi serve una programmazione seria ed organizzata A TUTTI I LIVELLI ISTITUZIONALI” conclude Lorenzo Masi.

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