La Toscana verso l'autonomia differenziata: via libera del Governo

Il ministro Boccia dopo un incontro stamani con il governatore Rossi e l'assessore regionale Bugli annuncia: "I negoziati possono partire dalla prossima settimana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2019 11:37
La Toscana verso l'autonomia differenziata: via libera del Governo

(DIRE) Firenze, 15 ott. - Con la Toscana "i negoziati sull'autonomia differenziata possono partire dalla prossima settimana. Tutto questo avverrà nella nuova cornice nella quale stiamo lavorando". Lo annuncia il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso di una conferenza stampa al termine di un incontro col presidente della Toscana, Enrico Rossi. "Il confronto - aggiunge - può partire. Ho ascoltato il presidente Rossi e l'assessore Bugli. Abbiamo deciso di avviarli sulla base della risoluzione approvata dal Consiglio regionale all'unanimità il 18 ottobre 2018 e consigliero' al presidente Rossi, una volta approvata la legge quadro, di concordare col Consiglio la scelta fatta". (Cap/ Dire)

La Toscana ha concluso da almeno un anno l'iter previsto per chiedere ed ottenere maggiore autonomia in dieci materie.

Si tratta della salute, del governo del territorio, dell'ambiente, della tutela del lavoro, di istruzione e formazione, dei beni culturali, dell'accoglienza dei richiedenti asilo, delle autonomie locali, del coordinamento della finanza pubblica e dei porti.

Esaminiamo più nel dettaglio, anche se in estrema sintesi, i dieci punti.

SaluteLa richiesta di particolare autonomia riguarda l'organizzazione, la gestione delle risorse professionali e l'intramoenia, la formazione specialistica, le tariffe e la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, il patrimonio edilizio e l'equivalenza terapeutica dei farmaci.

Governo del territorioIl primo obiettivo è quello di difendere lo sviluppo sostenibile e il contenimento del consumo del suolo evitando che l'approvazione di una legge dello Stato su questa materia porti allo scardinamento del modello toscano, oramai in fase di avanzata applicazione. Il secondo obiettivo è quello di garantire alla rigenerazione urbana strumenti integrati di natura fiscale, socio-economica e culturale.

AmbienteLa richiesta di autonomia serve ad affrontare al meglio alcune particolarità ambientali proprie della Toscana. Prevede che la Regione possa disciplinare con propria legge le competenze che oggi il Testo Unico sull'Ambiente attribuisce espressamente alle Province e che possa legiferare in merito all'organizzazione e alla distribuzione delle competenze, così come sull'attività geotermica e mineraria, sulle procedure di impatto ambientale, sulla migliore gestione del ciclo dei rifiuti, per l'ottimizzazione della raccolta differenziata e che sia riconosciuta la competenza regionale in tutti i casi in cui la legge regionale preveda una maggior tutela dell'ambiente rispetto alla normativa nazionale.

Tutela del lavoroLa Regione richiede una forma di limitata autonomia nella programmazione, regolazione ed erogazione delle politiche attive, che possa consentirle di dare una più efficace e pronta risposta a cittadini e imprese e definire interventi mirati alle diverse specificità dei territori.Inoltre, in materia di tutela e sicurezza sul lavoro, attraverso il riconoscimento di ambiti di autonomia differenziata e conseguenti competenze legislative, la Regione ritiene di poter impostare tutti gli strumenti programmazione e controllo necessari per poter prevenire e ridurre gli infortuni, oltre che favorire l'accertamento delle malattie professionali con diagnosi precoci.

Istruzione e formazioneLa richiesta di particolari condizioni di autonomia è finalizzata a sviluppare un'offerta formativa in linea con la vocazione produttiva del territorio, quella erogata dagli istituti scolastici in sussidiarietà e ad una programmazione integrata di percorsi triennali e del IV anno, mantenendo il coinvolgimento degli Istituti Scolastici e dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti nella realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale per adulti e nei percorsi rivolti ai minorenni che hanno assolto l'obbligo di istruzione e sono fuoriusciti dal sistema scolastico (drop out). Serve anche a stabilire criteri per la definizione delle autonomie scolastiche diversi da quelli previsti dalla normativa statale, tenendo conto delle particolarità del territorio toscano.

Beni culturaliLa prima richiesta di particolari condizioni di autonomia si riferisce alla tutela dei beni librari (manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, raccolte librarie, stampe, libri e incisioni), al fine di ricomporre e rafforzare la filiera di gestione di tali beni culturali, anche mediante un'azione di supporto agli enti locali ed ai titolari dei beni.La seconda richiesta riguarda l'opportunità di realizzare sul territorio regionale eventi qualificanti del sistema museale e dei beni culturali in stretto coordinamento tra Regione, Stato e suoi enti e agenzie culturali e comuni, con la regione come soggetto coordinatore.In particolare riguarda la tutela e la valorizzazione del sistema museale, così come gli eventi che mirano alla sua promozione.

Accoglienza richiedenti asiloObiettivo prioritario è la creazione di un sistema integrato di governance regionale finalizzatoa garantire risposte efficaci, sostenibili e non emergenziali, a partire dalla necessità di progettare e gestire servizi di accoglienza integrati e coerenti, essendo servizi alla persona, con la programmazione sociale e socio-sanitaria territoriale, nonché con i servizi formativi, dellaformazione professionale, del lavoro, della cultura, della partecipazione e della cittadinanza, in grado di garantire un migliore modello di accoglienza diffusa sul territorio.

Autonomie localiLa richiesta di maggiore autonomia riguarda il coordinamento della finanza pubblica e delle autonomie locali, in forza della legislazione avanzata su associazionismo, fusioni, riordino delle ex funzioni provinciali ma anche la semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese. La Regione rivendica, come obiettivo generale, la possibilità di realizzare nel proprio territorio un più avanzato sistema di organizzazione degli enti locali, condiviso con gli enti interessati.

Coordinamento della finanza pubblicaLa proposta consiste in una disposizione che attribuisca alla Regione la competenza a disciplinare con leggi e regolamenti la gestione degli equilibri di bilancio propri e dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane.

Porti e concessioni demanialiL'obiettivo è quello di mettere a disposizione della Regione le risorse per lo svolgimento, tramite l'Autorità Portuale Regionale, di una serie di attività amministrative, di progettazione, realizzazione di opere e di manutenzione nelle strutture portuali che non sono di sua proprietà e determinano oneri da sostenere senza la copertura che deriva dalla gestione dei beni stessi.

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