Impresa turistica, in Toscana i Comuni e la Tassa di Soggiorno

Ripetuti incontri tra Regione, Anci ed operatori della sharing econmy stanno facendo emergere nella sua interezza un'economia sommersa che la Toscana intende contrastare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2016 19:43
Impresa turistica, in Toscana i Comuni e la Tassa di Soggiorno

"La nuova legge regionale sul turismo, di prossima definizione, non entrerà nel merito della tassa di soggiorno, che è e resterà materia di competenza non regionale, ma preciserà le caratteristiche che definiscono un'attività di impresa nell'accoglienza turistica", così l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo torna sul tema della tassa di soggiorno e dell'accordo raggiunto dal Comune di Firenze con il principale operatore nell'intermediazione immobiliare per fini turistici. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto l'assessore - è far emergere un sistema di economia sommersa che vogliamo contrastare. Viene da chiedersi quali siano invece gli scopi di chi solleva la questione in maniera strumentale".

L'assessore Ciuoffo, facendo riferimento ad informazioni inesatte comparse sulla stampa, ha ribadito che la tassa di soggiorno è regolata da norme comunali: "Rammento che l'imposta di soggiorno è applicabile nei casi in cui i Comuni hanno scelto di applicarla e che in Toscana ci sono località turistiche che hanno preferito non istituirla. Ritengo tuttavia che essa rappresenti una risorsa rilevante ed assolutamente necessaria per consentire un'efficace promozione turistica.

Il Comune di Firenze e la sua Giunta hanno esplorato efficacemente un fenomeno recente e nuovo nel settore dell'accoglienza turistica. Tutto il nostro sostegno, dunque, alla loro azione". Serve definire chiaramente quali siano le caratteristiche delle attività che possono essere classificate come 'impresa turistica' (cioè locazione di più di 3 appartamenti o prestazione di servizi). "Le forze politiche che affrontano il tema in maniera strumentale - ha concluso Ciuoffo - dovrebbero spiegarci quale fine intendono raggiungere: se l'istituzione di norme chiare e facilmente applicabili che regolino questo settore, altamente competitivo, oppure la tutela di interessi diversi""Sull'imposta di soggiorno abbiamo espresso una posizione politica, nessun attacco personale, nessuna strumentalizzazione.

Siamo sconcertati dal fatto, ma non è la prima volta, che un assessore con deleghe importanti della città capoluogo di regione, risponda a posizioni politiche con attacchi ad personam, che sono il segno dell'evidente mancanza di argomentazioni concrete. Sarebbe come se noi dicessimo che uno nato a Siena, e che mai ha lavorato, non può difendere la città di Firenze e le posizioni degli imprenditori" così il coordinatore fiorentino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella risponde all'assessore al Bilancio di Palazzo Vecchio, Lorenzo Perra.

"Per noi Perra è politicamente inadeguato a ricoprire il ruolo di assessore - accusa Stella -. Firenze non ricorda nessun suo atto in due anni, ma solo gaffes e la sua scoperta, per puro caso, di un tesoretto da 40 mln. Le nostre rimangono valutazioni politiche. Nessun atto legato all'urbanistica, nessuna novità sul bilancio, stiamo ancora aspettando i risultati dell'assessore sulle partecipate, Fondi europei e Fund-raising, Innovazione tecnologica e sistemi informativi, tutte deleghe di sua competenza".

Quanto alla legge regionale sul turismo, "è molto chiara al riguardo, come hanno spiegato gli uffici della Giunta e come ha confermato l'assessore Ciuoffo parlando di vuoto normativo - sottolinea Stella -. Le locazioni turistiche sono esentate dal pagamento dell'imposta di soggiorno. Noi difendiamo diritti e regole, si sta parlando di una legge regionale, non c'entra niente la disobbedienza fiscale, è solo una questione di regole. A maggior ragione, chi ha la responsabilità di amministrare Firenze, di fare delibere e regolamenti, dovrebbe attenersi a leggi nazionali e regionali. Così facendo Perra si sostituisce ai giudici. Saranno proprio i giudici a pronunciarsi, quando ci sarà una valanga di ricorsi. Perra si assumerà allora la responsabilità di aver messo in bilancio cifre non esigibili e non dovute".

In evidenza