Giani: “Già 5 mila assunzioni a tempo indeterminato per potenziare il sistema sanitario”

Pacini, Fp Cgil Toscana: “la carenza di personale, criticità storica in Toscana, con l'aumento dei casi Covid, deve rispondere a tutti i bisogni di salute dei cittadini oggi diventa insopportabile. Non c'è più tempo, ogni ora che passa senza dare un segnale visibile ai lavoratori, ai cittadini e alle loro rappresentanze crea un senso di sfiducia e malcontento che rischia di indebolire e persino inficiare ogni futura soluzione". Stella e Giannelli (FI): "Quale futuro per l'Ospedale Serristori? Chiediamo certezze e sicurezza per i cittadini"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2020 18:22
Giani: “Già 5 mila assunzioni a tempo indeterminato per potenziare il sistema sanitario”

Firenze 31.10.2020- “Il bilancio dei contratti a tempo indeterminato che la Regione è riuscita a concludere in questi mesi tramite Estar, con concorsi e selezioni autorizzati dal governo nazionale, è un grande supporto nell’azione del nostro sistema sanitario. Si tratta ad oggi di circa 5000 persone”. Così il presidente Eugenio Giani, che questa mattina ha svolto un’altra tappa dei sopralluoghi che sta conducendo nelle strutture regionali visitando Estar, le centrale di supporto per gli acquisti della Regione.

Nello specifico, prosegue Giani, le assunzioni sono così articolate: “2825 infermieri, 1629 operatori socio sanitari, 79 assistenti sanitari e 128 tenici di laboratorio, 317 i medici”. Le prossime settimane saranno assunti altri 400 infermieri dalle graduatorie esistenti, mentre sono esaurite quelle per i medici e sono stati già banditi i nuovi concorsi. “Puntare sulle risorse umane – continua il presidente – significa motivare anche chi in questi mesi ha dato tutto se stesso per fronteggiare l’emergenza; il sistema funziona e riesce a dare risposte se i grandi investimenti nell’edilizia sanitaria e nell’ammodernamento delle tecnologie si coniugano con le energie di donne e uomini che vi lavorano”.

L’ente regionale che supporta le aziende sanitarie anche per i concorsi e per consegnare farmaci, dispositivi medici e di protezione individuale, presenta i numeri che fronteggiano l’emergenza della seconda ondata di covid19. Ad illustrare i volumi di attività il direttore generale, Monica Piovi, con riferimento a una media annua di 250 mila ordini a fornitore; 4200 consegne di farmaci urgenti (inferiori a 2 ore).

“Questi volumi di attività, già di per sé estremamente significativi - afferma Piovi - nel 2020 hanno dovuto fare i conti con la necessità straordinaria, legata alla pandemia, di incrementare le scorte dei prodotti critici”. Nei magazzini Estar ci sono oltre 500 mila tamponi per reagenti, 5.500.000 guanti, 4.500.000 mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 (4.200.000), mascherine FFP3 (840 mila), protezioni facciali (358 mila), tute (265 mila), camici ( 900 mila)”. “Ogni giorno – conclude Piovi – vengono effettuati ordini per il reintegro delle scorte”.

"Siamo al limite della saturazione dei posti letto nelle Terapie intensive, sia per il tasso di occupazione dei posti letto covid che su quelli dedicati all'attività ordinaria, occorre intervenire immediatamente -dichiara Bruno Pacini, Segretario generale della Fp Cgil Toscana- Il livello di pressione sui Pronto Soccorso con i pazienti costretti a lunghe attese è già un segnale di sofferenza del sistema. La Regione con i due Assessorati, sanità e sociale insieme alle Aziende Ospedaliere e Universitarie devono rapidamente riprogettare il sistema di risposta all'impennarsi dei contagi. Ci aspettiamo atti chiari e trasparenti che non sollevino dubbi su cosa il SSR può mettere in campo come risposta all'emergenza. Non c'è più tempo, ogni ora che passa senza dare un segnale visibile ai lavoratori, ai cittadini e alle loro rappresentanze crea un senso di sfiducia e malcontento che rischia di indebolire e persino inficiare ogni futura soluzione. Ai lavoratori della sanità e di tutto il sistema socio sanitario e assistenziale è già stato chiesto il massimo, fin dai tempi in cui venivano chiamati eroi. La seconda ondata era attesa, non è pensabile che agli stessi lavoratori vengano richiesti turni massacranti, esposti costantemente al rischio contagio senza una sorveglianza sanitaria sistematica.

Si contano già oltre 500 contagiati tra i sanitari, ma il numero é in costante aumento, di ora in ora. La carenza di personale, criticità storica in Toscana con l' aumento dei casi Covid e un sistema sanitario che deve rispondere su tutti i bisogni di salute dei cittadini oggi diventa insopportabile. I servizi disposti a causa dell'emergenza sanitaria, come le USCA, il subentro del personale Asl in molte RSA, il numero minimo obbligatorio di operatori da dedicare ad alcune attività (per il semplice prelievo di un tampone e l'esecuzione degli esami, ad esempio) determina un' ulteriore penuria di personale, sempre lo stesso a fronteggiare servizi supplementari e sempre più complessi. Crediamo anche che sia i gestori del Privato accreditato e convenzionato nel sistema Socio Sanitario pubblico sia gli operatori di Sanità privata possano e debbano avere un ruolo diverso, che passa dalla valorizzazione della responsabilità sociale dell'impresa, un contributo che non si traduca nel vedere i propri costi coperti sempre e comunque dal finanziamento pubblico, ma che superi ad esempio, la vergognosa penalizzazione del mancato preavviso per quei loro dipendenti che si dimettono in quanto vincitori di concorso pubblico. Ci aspettiamo da subito un segnale da parte della Regione e degli assessorati competenti, un segnale forte e intellegibile come nella prima fase del Lockdown sapendo che la situazione attuale è diversa, certamente non risolvibile con i sacrifici individuali dei lavoratori. La Toscana è una e deve procedere unita affrontando nel modo più responsabile e consapevole questa seconda ondata di contagi, non ci interessano le accuse senza progetto, non ci interessano i capri espiatori, né ci interessa la competizione fra settori, Aziende, lavoratori. Ci interessa procedere a una revisione rapida di questo modello, orientata a quell'efficienza che solo la chiarezza organizzativa di ruoli, percorsi e dotazioni organiche, può garantire, insieme all'efficacia delle azioni”.

"La notizia riportata sul quotidiano La Nazione, che evidenzia la trasformazione dell’Ospedale Serristori da Ospedale No Covid a Ospedale Covid, con ripercussioni pratiche assai significative sulla vita dei cittadini di tutto il Valdarno, desta profonda preoccupazione e richiede immediati chiarimenti. Trasformazione che, in modo improvviso ed improvvido, porterebbe alla chiusura del pronto soccorso, oltre alla conseguenza che i pazienti non positivi attualmente ricoverati che non possono essere dimessi verrebbero trasferiti in altre strutture fiorentine o case di cura convenzionate.

Una situazione incandescente, che necessita di un chiarimento immediato da parte di tutti i soggetti interessati". Lo dichiarano Marco Stella, Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Toscana, e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze. "Negli ultimi mesi, purtroppo - continuano Stella e Giannelli - ci siamo occupati spesso di problemi interni al Serristori; servizi dimezzati o chiusi, assistenza ridotta, problemi al pronto soccorso e a una serie di prestazioni specialistiche rilevanti; tutte situazioni che portavano a temere la volontà di un declassamento della struttura. Adesso la situazione presenta un ulteriore risvolto, sicuramente negativo e quantomeno complesso.

Perché la trasformazione, eventuale, del Serristori, da Ospedale no covid ad Ospedale Covid, doveva essere frutto di un percorso condiviso e partecipato, soprattutto ponderato in tutti gli aspetti, senza fughe in avanti ed improvvisazioni". "Per questo motivo, oltre a chiedere con forza che l'Azienda Usl Toscana Centro prenda posizione pubblicamente, spiegando le motivazioni di questa scelta, fatta peraltro senza alcun confronto, appoggiamo senza indugio la richiesta, (avanzata tra gli altri dai nostri esponenti locali Alberto Fantoni e Roberto Renzi) rivolta all'Amministrazione di Figline Incisa, di convocare immediatamente un Consiglio Comunale straordinario - aggiungono Stella e Giannelli -.

Questo al fine di condividere tra gruppi consiliari alcune soluzioni pratiche ed immediate ai problemi, assai rilevanti, che i cittadini si vedranno costretti ad affrontare a breve (Pronto soccorso, Cup etc.). Auspichiamo che la richiesta venga immediatamente accolta, quantomeno per riportare, in un corretto alveo istituzionale, la discussione, vista la delicatezza di una situazione potenzialmente idonea a rendere ancora più complesso un periodo già di per sé complicato".

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