Garanzia Fidi per azienda Renzi: Donzelli replica a Simoncini

La Giunta regionale risponde all'interrogazione e Donzelli evidenzia le incongruenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2015 14:46
Garanzia Fidi per azienda Renzi: Donzelli replica a Simoncini

"L'azienda Chil della famiglia Renzi e la Bcc di Pontassieve guidata da Matteo Spanò hanno omesso di comunicare a Fidi Toscana gli assetti societari che avrebbero comportato la riduzione e/o la revoca della garanzia concessa da Fidi Toscana" a dirlo non è più solo Giovanni Donzelli ma la Giunta regionale toscana."Nella risposta all'interrogazione presentata sui debiti dell'azienda di cui il premier Renzi era all'epoca dirigente, ha ammesso che 'tali informazioni non sono state comunicate', nonostante l'obbligo previsto dal regolamento, e che 'nel caso in cui dalle verifiche effettuate, a campione sulle imprese ammesse, risultino non rispettate le finalità previste dal regolamento, l'agevolazione è revocata e l'impresa è tenuta a corrispondere un importo pari a due volte l'agevolazione ricevuta'" così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e candidato a governatore Giovanni Donzelli, dopo la risposta in aula fornita dall'assessore Gianfranco Simoncini.

"La garanzia di Fidi e la controgaranzia del Governo - spiega Donzelli - sono state rilasciate a Chil come Pmi femminile e toscana. Ma alla fine Governo e finanziaria regionale hanno pagato per Chil Post Srl: società ligure e maschile. Se queste condizioni fossero state chiare fin dall'inizio la garanzia non sarebbe stata rilasciata: quando i Renzi hanno trasformato l'azienda perdendo le condizioni che avevano permesso la garanzia, sono rimasti zitti zitti senza comunicare le novità alle Istituzioni e hanno permesso così che rimanesse in campo la garanzia"."Quando il 7 gennaio con una conferenza stampa ho denunciato (documenti, dati e date alla mano) che i debiti contratti dall'azienda di famiglia di Renzi erano stati pagati dal Governo Renzi con soldi pubblici e in parte dalla Regione tramite Fidi che li aveva garantiti, ero convinto che questa fosse una vicenda indegna e immorale - aggiunge Donzelli - ero schifato anche dal fatto che Renzi fosse presidente della Provincia quando l'azienda della sua famiglia, azienda di cui era dirigente, chiedeva a Fidi (partecipata della Provincia stessa) la garanzia del proprio debito, era Sindaco quando il finanziamento era stato garantito ed è Presidente del Governo ora che il Governo ha ripianato il debito contratto dall'azienda della sua famiglia.

In una nazione normale - conclude Donzelli - un leader politico cade e sparisce per molto meno".

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