Si tende spesso ad avere false conoscenze sui corretti stili di vita per quanto riguarda l’attività fisica, l’alimentazione, l’uso dei farmaci, il fumo, il consumo di alcool. Informazioni non veritiere che derivano, talvolta, da false credenze culturali che si tramandano nel tempo, ma anche dall’uso della Rete e dei social network, da dove si attingono con facilità le informazione più svariate, o dove vengono diffuse notizie distorte o non vere talvolta facendole passare per pubblicazioni scientifiche, o anche notizie vere ma che andrebbero lette con un criterio scientifico. È quanto emerge dal sondaggio promosso dalla Società della Salute di Firenze, insieme ad Università, Azienda USL Toscana Centro e associazione Assocuore Onlus, nei 5 quartieri della città.
Alla luce dei risultati del sondaggio, Firenze si propone come laboratorio sperimentale per coinvolgere in un progetto unico i diversi attori (istituzioni, associazioni del volontariato, operatori sanitari, farmacisti, giornalisti…) al fine di elaborare strategie efficaci per rafforzare la fiducia del pubblico in informazioni sanitarie basate su dati scientifici e potenziare le capacità critiche e le ‘competenze’ dei cittadini su temi che riguardano la salute e gli stili di vita.
I risultati del sondaggio sono stati presentati oggi dall’Assessore al Welfare Sara Funaro, dal consigliere del sindaco per la promozione di stili di vita corretti ed educazione alla salute Nicola Armentano e dal professor Francesco Fattirolli dell’Università di Firenze, direttore della Riabilitazione Cardiologica della Azienda Careggi.
“Questo sondaggio, fatto per avere più informazioni possibili sulle credenze dei nostri cittadini sulla salute, avrà un seguito nei prossimi mesi - ha detto l’assessore Funaro -. Dai risultati abbiamo visto che ci sono una serie di false credenze, spesso causate dalle fake news, che portano a credenze sbagliate su quelli che sono gli stili di vita adeguati per il nostro benessere. Il nostro obiettivo è partire dalle false credenze per cercare di diffondere stili di vita corretti - ha continuato - e lo faremo in vari modi: continuando con il sondaggio tra i cittadini, collegando alla ricerca tutta una serie di informative sui corretti stili di vita da veicolare su tutti i canali istituzionali, compresi i social network, e creando iniziative nei vari quartieri in collaborazione con l’Università e i Gruppi Salute è Benessere.
Prossimamente organizzeremo in città, sia nei luoghi chiusi che nelle piazze, momenti di incontro con i fiorentini per informarli sui corretti stili di vita. È un punto fondamentale per la promozione della salute e la prevenzione di rischi comportamentali”.
“Questo sondaggio rivela che c’è molto da lavorare - ha detto il consigliere Armentano - per far sì che le persone abbiamo informazioni corrette su quelli che sono gli stili di vita sani. È emerso, infatti, che quello che è scontato per i medici e gli addetti ai lavori non lo è per i cittadini. Fare squadra e creare un’alleanza tra operatori della sanità, mondo del volontariato sociale e Istituzioni per veicolare informazioni semplici e giuste, che arrivano a tutta la comunità, è importante e può essere un grande vantaggio in termini di salute e sicurezza. Non avere presente che l’uso dell’alcol è dannoso - ha spiegato - può diventare infatti un problema di insicurezza sociale. Pertanto, è fondamentale lavorare per tutelare la salute collettiva perché nel momento in cui difendo la salute personale dalle cattive abitudini sto cercando di mettere in sicurezza anche la collettività”.
“Nessuno si aspettava i risultati del sondaggio perché non esistono dati analoghi a quelli ottenuti - ha detto il professor Fattirolli -, ovvero dati rilevati direttamente sulla popolazione non stimati o non mutuati da altri contesti. Con questo sondaggio abbiamo rilevato che nella popolazione ci sono false credenze in diversi campi tra cui l’alimentazione, l’attività fisica, l’attività sessuale e i rischi che possono correre alcune persone nel praticarla. L’obiettivo di tutti noi - ha continuato - è rafforzare il più possibile le convinzioni corrette nei cittadini per proteggere e migliorare la loro salute.
Siamo pienamente coscienti che non possiamo contrastare le false informazioni che arrivano da tante fonti e che possono lasciare spazio a una falsa interpretazione. Quello che, invece, possiamo fare è aumentare le difese. Se c’è il virus dell’influenza che gira noi non possiamo ostacolarlo, ma possiamo proteggerci maggiormente. Questo è quello che vogliamo fare con i cittadini: informandoli vogliamo proteggerli dalle false informazioni che si trovano ovunque con facilità ed estrema immediatezza”.
Il questionario è stato proposto nei 5 Quartieri della città ed è stato distribuito nelle farmacie comunali, nelle sedi degli stessi Quartieri, in alcuni ambulatori medici, nelle sezioni Soci Coop, nei Centri dell’età libera, fra i partecipanti ai corsi Afa, e in molti altri luoghi cittadini.
Al sondaggio hanno risposto, in maniera anonima, 3.254 cittadini maggiorenni: in ogni scheda c’erano 16 domande alle quali rispondere con e vero o falso.
Sei i temi su cui sono stati interpellati i fiorentini: alimentazione, attività fisica, farmaci, fumo, alcol e attività sessuale. Sul tema del fumo, ad esempio, sono state poste tre domande: la prima ‘Se fumo cinque sigarette al giorno non corro alcun rischio’; la seconda ‘Le sigarette leggere non fanno male’ e la terza ‘La sigaretta elettronica non è sicura’. A proposito di questo argomento i fiorentini risultano avere una buona conoscenza perché alla prima domanda ha risposto positivamente l’85,8% delle persone intervistate, alla seconda il 90,9% e alla terza il 69,5%.
Meno certezze sull’attività sessuale: il quesito ‘Chi soffre di malattie di cuore o malattie respiratorie non ha rischi nell’attività sessuale’ è vero solo per il 37,7% di fiorentini. Poca chiarezza anche su attività fisica e salute: circa il 60% è convinto che si debba sudare molto per eliminare le tossine e oltre il 30% è ancora convinto faccia bene l’attività fisica subito dopo mangiato.
Alla luce dei risultati ottenuti, lo step successivo è mettere in campo in città azioni che possano aumentare la consapevolezza dei fiorentini sui corretti stili di vita per aumentare le difese contro le false credenze e le fake news oggi molto diffuse sulla Rete e sui social media.
Al riguardo uno studio del Massachussets Institute of Technology ha analizzato le traiettorie, la profondità e la diffusione delle notizie false, tutte più veloci di quelle vere: è emerso che su Twitter le notizie false hanno il 70% in più di possibilità di essere ritwittate e in tempi molto più rapidi di quelle vere.
La diffusione delle ‘false verità’ in tema di salute è, infatti, un fenomeno ampio e in espansione al punto da essere diventato uno dei maggiori problemi di salute pubblica. Diversi sono i motivi tra cui l’immediata disponibilità delle notizie (secondo un’indagine del Censis almeno un italiano su tre naviga in Rete per ottenere informazioni sulla salute e di questi oltre il 90% effettua ricerche su specifiche patologie) e la facilità di accesso alle informazioni, che altera la percezione individuale del proprio livello di conoscenza, determinando la tendenza a sentirsi adeguatamente informati se non quasi esperti.