Fine Reddito cittadinanza, la Cgil attacca il Governo

Presidio di protesta a Firenze. Presentato studio Ires su caro vita, ma con il taglio è boom di stagionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2023 16:24
Fine Reddito cittadinanza, la Cgil attacca il Governo
ph Facebook Cgil Toscana

Firenze, 4-8-2023 - Tanti gli ex recettori in cerca di lavoro. Particolarmente interessato il settore turistico così come quello ristorativo. Maggiore offerta per camerieri, baristi e addetti alle pulizie per la stagione estiva.

"Una scelta iniqua, questa del governo - si legge ancora nella nota sindacale della CGIL- che si aggiunge ad altre misure contro i più deboli come la Flat Tax e il ritorno dei voucher, in assenza di provvedimenti di lotta al caro vita e di aumento dei salari. Nelle sedi Cgil in Toscana si registra un aumento di richieste di informazioni dei percettori, altamente preoccupati. La Cgil non lascerà nessuno da solo (sul sito toscano è stata lanciata una campagna di informazione)".

Ha detto al presidio il segretario generale di Cgil Toscana Rossano Rossi: “Denunciamo da mesi che il superamento del Reddito di Cittadinanza, con gli strumenti adottati dal Governo e la tempistica scelta, avrebbe generato una bomba sociale, ed è quello che sta accadendo. La decisione del Governo è grave, tanto più in un momento in cui il caro vita mette in ginocchio il Paese, e spietata, perché si fa cassa con la povertà. Il messaggio dell’Inps inviato a tutti i percettori a cui non è più riconosciuto il sostegno lede la dignità delle persone, si rischia di accendere una miccia fatta di disagio e di forte difficoltà.

Quello del Governo è un atteggiamento di cattiveria e insofferenza verso chi si trova in condizioni di bisogno. Il Governo scarica sui Comuni che sono da soli e senza risorse adeguate, i servizi sociali hanno poche linee guida e soffrono per le carenze di personale. Abbiamo proposto di prorogare il Rdc almeno fino alla fine dell’anno, per mettere il sistema pubblico nelle condizioni di gestire nel migliore dei modi la fase di transizione, pur sapendo che sarà molto complicato. Servono subito sostegni a chi è in difficoltà.

Basta con le guerre ai poveri, ci attende un percorso di mobilitazioni contro le scelte inique del Governo perché cittadini e lavoratori hanno bisogno di risposte di giustizia sociale, a partire dai salari. Il 7 ottobre saremo in piazza a Roma”.

Approfondimenti

In occasione del presidio, è stato presentato da Ires Toscana lo studio sull’economia toscana “Sotto attacco chi lavora e la povera gente”: l’inflazione fa perdere potere d’acquisto a chi lavora, crescono le rate di mutui, preoccupano gli indebitamenti, rincara il carrello della spesa, i salari sono al palo.

Il presidente Ires Toscana Gianfranco Francese spiega: “Già lo scorso anno si era evidenziato l’effetto asimmetrico dell’inflazione importata soprattutto dall’iper-aumento delle bollette energetiche, un effetto che colpiva pesantemente le persone con meno reddito a disposizione. Quello che si evidenzia maggiormente quest’anno è che anche in presenza di un raffreddamento dell’inflazione, che comunque in Toscana è di qualche punto più alta della media nazionale, si mantiene quell’asimmetricità che già lo scorso anno aveva falcidiato i redditi medio-bassi.

Ciò accade in ragione del permanere di politiche monetarie restrittive da parte della Bce e delle permanenti difficoltà salariali di milioni di lavoratori e lavoratrici, oltre che del costante aumento del carrello della spesa. Su questo quadro, documentato da numeri assai pesanti, il governo Meloni ha calato vergognosamente la scure sul Reddito di Cittadinanza gettando nell’indigenza e nella povertà migliaia di persone anche nella nostra regione”.

"Le destre hanno una coerente visione classista, che però si maschera con una presunta sensibilità sociale. Dicono di occuparsi della povertà, ma in realtà colpevolizzano chi è in difficoltà -intervengono anche Lorenzo Palandri, Segretario provinciale Rifondazione Comunista Firenze e Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Il reddito di cittadinanza presentava problemi e criticità? Allora si poteva superare quello che non funzionava, invece di prendere e gettare le persone nel panico, alimentando tensione sociale e la pressione sugli enti locali, comprese le sedi sindacali (che sono anche riferimento sociale delle nostre città).

Condividiamo la necessità di produrre una mobilitazione, capace di evitare guerre tra poveri. Chi è al governo oggi (ma anche un pezzo di centrosinistra) ha alimentato l'idea che chi non riesce ad arrivare a fine mese con il proprio salario deve vedere come persona nemica chi percepiva il reddito di cittadinanza. Questo aiuta a rimuovere il problema dell'aumento delle ricchezze di una minoranza che ha saputo arricchirsi ancora di più durante tutte le ultime crisi.

Abbiamo bisogno di alimentare e unire i conflitti. Per questo stamani eravamo davanti alla Prefettura di Firenze, aderendo al presidio lanciato dalla CGIL Toscana dal titolo "il Governo fa cassa con la povertà".

I DATI SUL RDC

Riguardo al reddito di cittadinanza al 2022 risultano circa 47 mila nuclei familiari (circa il doppio le persone coinvolte, importo medio di circa 512 euro), sulla scorta dei dati INPS, che hanno beneficiato di almeno una mensilità, che rappresentano almeno il 2,9% del totale delle famiglie, dato nettamente inferiore alla media nazionale (6%) come del resto risulta per la popolazione coinvolta, circa 98 mila e 500 residenti (quota del 2,7% sulla popolazione residente, rispetto al 5,9% del dato nazionale); la quota di incidenza sulla popolazione residente risulta in calo di circa 4 decimi di punto nei confronti dell’anno precedente. I dati parziali di giugno 2023 mostrano una quota della popolazione dell’1,7%, rappresentando sempre un dato inferiore alla media nazionale (4,2%).

Notizie correlate
In evidenza