Festa del 2 giugno: fiducia e responsabilità

In occasione delle celebrazioni per il 74° anniversario della Repubblica Italiana, il Prefetto Lega: “Occorre un impegno collettivo che metta a fattor comune le migliori energie del territorio”. Enrico Rossi Rossi rilancia il Mes per infrastrutture e sanità. Il sindaco di Empoli Brenda Barnini: «Abbiamo bisogno di riuscire a trasformare la paura in speranza»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2020 17:37

Guardare avanti con senso di responsabilità e con fiducia nel futuro e nelle istituzioni. Questi i temi principali emersi nel corso della videoconferenza che il prefetto di Firenze Laura Lega ha tenuto oggi per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica. Un momento di condivisione e di riflessione, aperto dalla lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che si è svolto con i parlamentari, i sindaci del territorio, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e gli uffici statali periferici.

“E’ necessario oggi più di prima esercitarsi nel difficile ruolo di gestori della propria libertà, ricordando che maggiore è la libertà e maggiore diviene la nostra personale responsabilità”, ha detto il prefetto di Firenze Laura Lega “Dobbiamo evitare che questa emergenza generi una crisi economica strutturale capace di ingoiare imprese e famiglie. Dobbiamo evitare che questo territorio diventi terreno di conquista per usurai, speculatori selvaggi e per infiltrazioni criminali”, ha proseguito Lega. “Lo dobbiamo fare a tutela del nostro tessuto produttivo e sociale con l’impegno di tutti, istituzioni e società civile, operatori economici, associazioni di categoria, ordini professionali.

In parallelo, dobbiamo far sì che da questa crisi nascano opportunità inaspettate e lo possiamo fare con un impegno collettivo che metta a fattor comune le migliori energie del territorio per rivedere alcuni nostri modelli di vita, di business, riscoprendo una laboriosità etica, correggendo alcune distorsioni, restituendo vitalità a settori abbandonati ed incentivando lo sviluppo di nuove attività e di nuove modalità di lavoro. E’ il tempo di innalzare la qualità delle classi dirigenti, assicurando competenze, professionalità e senso dello Stato.

Dobbiamo evitare la frattura della coesione sociale, rifuggendo ogni strumentalizzazione delle possibili tensioni sociali”, ha concluso il prefetto. “Occorre evitare di alimentare, nei prossimi mesi, rabbia sociale non solo per garantire la sicurezza pubblica, ma soprattutto per la tenuta democratica del nostro Paese, che ha dimostrato di essere saldo e coeso anche in questa drammatica fase della sua storia”.

Unità e gioco di squadra per costruire un nuovo futuro per la collettività e il mondo economico e imprenditoriale sono gli elementi fondanti del percorso da intraprendere, sottolineati unanimemente dai partecipanti alla videoconferenza. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti. Il sindaco Dario Nardella ha evidenziato come oggi più che mai bisogna essere uniti e lavorare insieme nel costruire una prospettiva per i cittadini. Il cardinale Giuseppe Betori ha sottolineato la delicata riflessione che il lockdown ha portato in ognuno facendo riscoprire il senso profondo dell’essere comunità.

Hanno poi preso la parola il presidente del Consiglio Regionale toscano Eugenio Giani, la senatrice Caterina Biti, il presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il presidente della Sezione giurisdizionale toscana della Corte dei Conti Antonio Galeota, il vice presidente dell’Ordine degli avvocati Gianluca Gambogi, l’avvocato distrettuale dello Stato Gianni Cortigiani, il segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo Vincenzo Grassi, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, il presidente dell’Ordine degli architetti Duilio Senesi, il sindaco di Palazzuolo Gian Piero Moschetti, l’imam Izzeddin Elzir, il comandante dell’Istituto Geografico Militare e comandante del Presidio Militare Interforze Pietro Tornabene, il rabbino capo Gad Piperno e il segretario generale della CGIL Firenze Paola Galgani.

E’ stata una Festa della Repubblica intensa anche se diversa dal consueto quella che si è celebrata oggi, nel 74° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. Quest’anno, infatti, le misure di contenimento anti-Covid19 hanno imposto di commemorare la ricorrenza con modalità differenti da quelle tradizionali per rispettare il divieto di assembramento e osservare le dovute distanze sociali. Anche la Deposizione della Corona in onore ai Caduti, che ha aperto la giornata celebrativa alle ore 9 in piazza dell’Unità Italiana, si è svolta in modo sobrio ed alla limitata presenza delle autorità cittadine. A fine mattinata, il prefetto Laura Lega ha poi voluto portare il proprio saluto in questo 2 giugno agli operatori della mensa della Caritas in piazza Santissima Annunziata, per condividere con chi è quotidianamente al servizio dei più vulnerabili la Festa della Repubblica.

"L'Italia riaprirà i confini regionali e chiunque vorrà venire in Toscana non dovrà fare niente, se non essere responsabile, stare attento e rispettare i comportamenti che tutti noi abbiamo imparato a conoscere in queste settimane per contrastare la pandemia". Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo stamattina in diretta su RaiNews24. "Forse serviva maggiore cautela, ha aggiunto, e forse la Lombardia ha pesato molto su questa decisione di riaprire.

Ma noto che sono proprio i cittadini, con i loro comportamenti, i primi a essere cauti e responsabili in questa fase di ripartenza". "Il messaggio di Mattarella in occasione della Festa della Repubblica è molto bello", ha continuato, "verrebbe da dire meno male che c'è un presidente come Mattarella perché riesce a dare al 2 giugno un senso di unità, concordia nazionale e, quest'anno, di vicinanza nei confronti di chi è rimasto vittima della pandemia. È però grave che questo senso di concordia non sia rispettato dalle forze politiche della destra, non tanto perché non debbano manifestare il loro dissenso ma perché lo fanno proprio in questo giorno, fondamentale per la nostra Repubblica e la nostra democrazia". Rossi ha continuato il suo intervento sulla ripartenza economica del paese: "Il lavoro rimane centrale e su questo dobbiamo puntare per dare una svolta al nostro paese.

Servono investimenti, è necessario completare le tante infrastrutture ferme, recuperare i soldi del Mes e utilizzarli in tal senso, e anche per sostenere il nostro Servizio sanitario pubblico, che vorremmo estendere a tutti coloro che verranno per le vacanze in Toscana". E proprio sul turismo il presidente ha concluso il suo intervento: "Stiamo rilanciando la Toscana con una campagna dedicata per riposizionarci a livello internazionale grazie alle tante buone proposte degli operatori turistici.

Siamo una regione in salute, con grandi spazi e ricca ovunque di bellezze da scoprire. Al governo chiediamo di chiamare tutte le Regioni per sostenere il Sistema turismo italiano, a partire dalla possibilità di aiutare con contributi le compagnie aeree low cost, senza di loro infatti, difficilmente arriveranno turisti dagli altri paesi".

Anche il sindaco di Empoli Brenda Barnini interviene in occasione della Festa della Repubblica: «Oggi è il 2 Giugno. Voglio, prima di tutto, augurare a tutti gli empolesi una buona Festa della Repubblica. Negli ultimi anni questa data era caratterizzata dalla cerimonia di consegna della Costituzione ai nuovi cittadini italiani al Cenacolo degli Agostiniani. Ed invece quella cerimonia ad oggi è impossibile. Il Cenacolo in queste settimane è stato allestito per una funzione nuova, importantissima, quella della quarantena dei libri della biblioteca comunale Renato Fucini: dopo il prestito anche i libri devono trascorrere un periodo ‘a riposo’ prima di poter essere nuovamente presi in prestito. È una delle tantissime trasformazioni che il virus ha portato nelle nostre vite. Noi però non vogliamo rinunciare a festeggiare il 2 Giugno, giorno fondamentale nella storia del nostro paese, giorno in cui tutti gli italiani possono festeggiare la libertà, la democrazia, la giustizia. Ecco perché una copia della Costituzione è stata comunque consegnata a domicilio a quelle famiglie, a quelle persone, che hanno ricevuto la cittadinanza italiana nel corso degli ultimi 12 mesi. Un piccolo gesto simbolico, ma fondamentale, oggi ancora di più.

Perché in questo tempo abbiamo bisogno di riuscire a trasformare la paura in speranza. C'è bisogno di speranza per far ripartire le nostre comunità, abbiamo alle spalle dei mesi difficilissimi. Siamo stati capaci assieme di affrontare un evento per il quale non eravamo preparati e lo abbiamo fatto mettendo la salute di tutti al primo posto. Oggi dobbiamo proseguire, per questo dobbiamo rispettare le regole a cui siamo stati abituati in questi mesi. Allo stesso tempo insieme dobbiamo cercare di ripartire e di far ripartire la nostra città. Oggi più che mai festeggiamo insieme questo 2 Giugno, abbracciamo da lontano tutti coloro che in questi mesi hanno dato loro stessi.

Mi riferisco agli operatori della sanità: chi meglio di loro può rappresentare la Repubblica Italiana. Con questa immagine di sostegno guardiamo avanti, usciamo in sicurezza, e facciamo rivivere Empoli».

Il Sindaco di Pisa Michele Conti è intervenuto in apertura del concerto dell’Orchestra Giovanile della Toscana organizzato in Sala delle Baleari dal Comune di Pisa, in collaborazione con il Teatro Verdi di Pisa: «E’ stata una giornata molto intensa quella di oggi, iniziata questa mattina con le cerimonie organizzate dalla Prefettura di Pisa per la Festa della Repubblica. Vedere sventolare il Tricolore sul Ponte di Mezzo è sempre un’emozione che riempie di orgoglio, soprattutto nel momento solenne della suggestiva cerimonia dell’Alzabandiera con lo schieramento del Presidio Militare Interforze, preceduta dall’esecuzione dell’inno nazionale ad opera della Società Filarmonica Pisana. Con le autorità civili e militari abbiamo onorato l’anniversario della nascita della Repubblica, una ricorrenza tanto importante per i cittadini e la comunità in tutte le sue articolazioni istituzionali locali e nazionali.

Un 2 giugno che assume un ulteriore importante significato in questo anno particolare, iniziato fronteggiando un’emergenza sanitaria mondiale che ha provocato tante vittime e tanto dolore anche nella nostra Italia: dimostriamo che, anche nei momenti difficili, rimaniamo saldi e uniti dai valori di libertà, pace e democrazia sui quali è stata fondata la Repubblica 74 anni fa. Una Repubblica, una Patria fatta di persone, di passione, di umanità e solidarietà, caratteristiche che sono emerse in tutta la loro limpidezza durante questi mesi difficili.

Alcuni di questi cittadini, che si sono distinti per l’impegno civile e professionale nella nostra comunità, hanno ricevuto oggi dal Prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo le onoreficenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. A tutti loro vanno le mie più sentite congratulazioni; fra questi, lo sottolineo con piacere, anche Riccardo Buscemi, consigliere comunale e instancabile protagonista nel valorizzare la storia di Pisa, nell’organizzare eventi per custodire la memoria della nostra comunità, nel portare una generosa testimonianza in tutte le ricorrenze del nostro calendario civile.

All'amico Riccardo i miei complimenti più sinceri».

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