Ex Hotel Astor: l’arresto dello zio di Kata per il racket di stanze

Occupanti anche all’interno dell'ex ostello di Camerata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2023 23:55
Ex Hotel Astor: l’arresto dello zio di Kata per il racket di stanze

Quattro arresti in carcere per il racket degli affitti nell'ex hotel Astor Firenze, fra cui lo zio materno della piccola Kataleya Alvarez scomparsa dal 10 giugno. Sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato in base a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda. Gli arresti riguardano accuse di estorsione, tentativi di estorsione e rapina, minacce, ma anche tentato omicidio e lesioni gravi, tra il novembre 2022 e il maggio 2023, ai danni di altri occupanti lo stabile.

“Possibile che il Comune di Firenze in 7 lunghi mesi non si sia mai reso conto di una situazione così grave? Mai nessuna voce si era sollevata in merito? Il Movimento di Lotta per la Casa non ne sapeva nulla? Agli attuali ospiti (ex occupanti Astor) in uscita dalla Foresteria di Sorgane non saranno per caso concessi alloggi dal Comune a scapito di chi è in apposite graduatorie da tempo? Senza dimenticare inoltre la denuncia sulla stampa del Sunia che evidenziò come molti occupanti stiano già togliendo posto per l’accoglienza (quella vera).

Visto l’esito delle indagini per la vicenda ex Hotel Astor, il Comune è in grado di garantire che non esista un medesimo racket delle stanze in tutte le molteplici occupazioni abusive presenti ancora a Firenze (quasi 20)?” dichiarano il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e del Commissario comunale Lega Federico Bonriposi “Sono alcune delle domande che come Lega ci poniamo da tempo e che oggi a maggior ragione ribadiamo.

Siamo estremamente preoccupati per come questa Amministrazione di sinistra sottovaluti, a nostro avviso, il fenomeno delle occupazioni abusive”.

“Siamo pertanto a chiedere al Sindaco Nardella di sollecitare subito, senza timori di tenuta della sua coalizione, la Magistratura competente affinché consenta di sgomberare tutti gli immobili occupati per riportare legalità in città. È evidente che le violenze, le minacce, i tentativi di estorsione che sono emersi dalle indagini gettano ombre pesantissime sulla città che il primo cittadino non può assolutamente fingere di non vedere. È giunto il momento che il Sindaco svuoti certi covi di illegalità”.

“Apprendiamo, senza stupore, dell’arresto dello zio di Kataleya, la bambina peruviana rapita a Luglio, il quale sarebbe coinvolto in una spedizione punitiva e nel racket degli affitti -dichiarano Draghi, Cellai e Galdolfo, esponenti di Fratelli d’Italia- Quello succede quando si avvalla politicamente un’organizzazione politica che ha come scopo l’occupazione indiscriminata di ogni bene: pubblico e privato. Il PD faccia mea culpa su tutto ciò che è avvenuto nello stabile di via Maragliano e smetta di prestare il fianco al movimento lotta per la casa. Tra l’altro pare che dalle indagini emergano altre indiscrezioni sconcertanti. Gli arrestati, oltre agli occupanti abituali, chiedevano soldi anche agli ospiti di questi ultimi”.

Lega e Fdi non vedono l’ora di addossare colpe all’amministrazione, al sindaco e al Pd. Ancora una volta confondono piani e responsabilità per confondere la cittadinanza, questa è mera speculazione politica e ci pare poco seria, di fronte soprattutto a vicende delicate e drammatiche come quella relativa alla piccola Kata e all’ex Astor. Rispediamo al mittente le loro inaccettabili accuse, pretestuose e senza fondamento. Rispetto agli arresti di oggi, noi piuttosto rinnoviamo la fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura per il lavoro portato avanti e, come fatto finora, siamo e saremo sempre a disposizione delle istituzioni competenti.

Continueremo ad essere vigili sulla legalità come sempre abbiamo dimostrato di essere, ne è la prova il grande impegno della nostra amministrazione che è sempre stata attenta su questo fronte e ha collaborato a tantissimi sgomberi. E ancora, riguardo all’ex Astor, l’amministrazione aveva chiesto sgombero immediatamente. Questi sono fatti e smentiscono sonoramente le polemiche di Lega e Fdi. Stanca ribadirlo ma ci pare ancora necessario, tutte queste domande e richieste gli esponenti del centrodestra comincino a porle al Governo di cui fanno parte, perché spetta all’esecutivo fornire risposte chiare e certe sull’ordine pubblico, in particolare dinanzi a situazioni complicate c’è bisogno di tutti gli strumenti necessari e le forze adeguate.

Se davvero hanno bisogno di tutte queste risposte dovrebbero sapere come fare, visto che sono al Governo del paese. Perché delle due l’una, o devono chiarirsi le idee su chi fa cosa in questa città e nel Paese o semplicemente piuttosto fa loro comodo questa narrazione strumentale dei fatti” Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, replicando a Bussolin e Buonriposi (Lega) e Draghi, Cellai e Gandolfo (Fdi).

“Fratelli d’Italia non è un gruppo di nostalgici fascisti che la sera brinda a Benito Mussolini. Si tratta di un Partito che esprime il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana e che racconta di voler governare Firenze, magari alleata con Matteo Renzi, a sentire alcune dichiarazioni di questi giorni.Per questo non possiamo far finta di niente, di fronte a un comunicato vergognoso, in cui il Movimento di Lotta per la casa viene accusato di occupare in maniera indiscriminata, collegandolo indirettamente alla criminalità.La cosa ancora più ridicola è dire che il Partito Democratico sarebbe vicino al Movimento -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di Sinistra Progetto Comune- A fare politica strumentalizzando chi è in condizioni di povertà, come tradizionalmente fa la destra sociale, si finisce sempre per inventare mondi paralleli.

Il problema è che sono mondi descritti da chi esercita il potere e ha giornali amici.

Il Movimento di Lotta per la Casa è criminalizzato da anni e anni. Subisce denunce, processi e talvolta condanne. Per non parlare degli sgomberi. Inoltre la Costituzione stabilisce che non si può morire di povertà, senza un tetto sulla testa. Tanto che anche la Cassazione ha riconosciuto che la necessità abitativa non è punibile. Semmai c’è un sistema politico che in maniera indiscriminata non si occupa di dare risposte a chi ha bisogno di risposte. Almeno la Lega ha tirato in mezzo questa realtà in forma di domanda.

Gli arresti e le indagini di cui è stata data notizia nelle ultime ore raccontano del fallimento delle politiche repressive. Quando si dice che l’illegalità dei conflitti politici è uguale all’illegalità della criminalità (micro od organizzata), si fa un favore (politico) a quest'ultima: questo è il nostro pensiero. Anche perché con il ritrarsi del pubblico nelle politiche di prevenzione, si è creata un’area enorme fuori da ciò che riesce a essere raggiunto dai servizi dello Stato e degli enti locali”.

“Tra il Parco degli Ulivi, che sovrasta Viale Righi, e l’ex Ostello di Camerata c’è una rete rotta, che segnalammo già l’anno scorso. Quel varco è utilizzato da alcuni extracomunitari che abbiamo ieri visto con i nostri occhi, attraversare la recinzione ed introdursi nel vecchio ostello della Gioventù -dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il capogruppo di Fratelli d’Italia al Quartiere 2 Simone Sollazzo- A ridosso del confine un cimitero di oggetti rubati e abbandonati fra cui alcune biciclette. Fra di esse abbiamo rinvenuto una di colore giallo con la scritta inequivocabile “Eredi Chiarini”. Porta Rossa. Non ci abbiamo pensato due volte a riportare al legittimo proprietario il velocipede rubato, avendo saputo successivamente che era stato sottratto dal negozio”.

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza