Europa è studio, lavoro, impresa: l'importante è saperlo

In questi giorni si torna a parlare di Europa ad alti livelli, il capoluogo toscano ospita numerosi eventi tematici. Ma conosciamo realmente l'Unione?

Antonio
Antonio Lenoci
05 maggio 2016 15:03
Europa è studio, lavoro, impresa: l'importante è saperlo

I flussi migratori, questo è il tema che affrontiamo ogni giorno declinandolo nelle sue varie forme, dai conflitti all'accoglienza passando per le diversità e l'inclusione sociale. C'è anche una Europa meno sociale e molto pratica che ogni giorno interferisce con le nostre vite: scambio di beni e servizi, normativa tecnica, opportunità di sviluppo. Quante volte abbiamo accusato il colpo sentendoci dire che l'Italia non riesce a spendere i soldi europei? Peggio, esistono enti ed associazioni che non ne conoscono neppure l'esistenza e fanno spesso ricorso a tagli ed autotassazioni per sviluppare progetti che potrebbero essere appoggiati e sostenuti dalla bandiera stellata in campo blu. 

Ospitato dal Comune di Firenze, in convenzione con la Rappresentanza della Commissione europea in Italia, in Via dell’Agnolo - Piazza della Murate, esiste Europe Direct Firenze, ufficio attivo sul territorio dal 1999 nato come Info Point Europa.Natale Seremia, responsabile del centro, Iole Gallego e Cristina Gagliani sono l'Europe Direct Firenze, una squadra affiatata e competente al servizio del prossimo che intenda realmente misurarsi con i vicini di casa, questi sconosciuti.L'ufficio offre assistenza sulle politiche europee, sui programmi e i finanziamenti dell’Unione europea, un servizio di allerta sulle principali novità dall’Unione e un database di ricerca partner per i progetti europei. "A noi si rivolgono molti giovani - racconta Cristina - che fanno parte oramai della generazione Erasmus, forse lo strumento più conosciuto di mobilità tra gli Stati membri.

Vengono qui studenti che stanno per laurearsi o già laureati per capire come poter affrontare un percorso di studio o tirocinio all'estero: una esperienza imprescindibile oramai, ma sempre più la vera occasione per guardarsi attorno e misurarsi con il livello di preparazione e con stili di vita differenti. Noi forniamo i riferimenti, poi è l'Università molto spesso a gestire la trasferta".C'è però un cruccio, che letto da profani potrebbe sembrare una lacuna inspiegabile del sistema "Invitiamo i ragazzi a raccontarci la loro esperienza, ma sono in pochi a farlo, di molti si perdono le tracce" spiega con rammarico Cristina.

Nell'era del Feedback ad ogni costo, non esiste la consuetudine di condividere un'esperienza come Erasmus e sfruttarla come know how per altri giovani?Pensiamoci. Al Centro de Le Murate si rivolgono anche numerose Associazioni per conoscere le opportunità di accesso ai fondi cosiddetti "diretti", ovvero i finanziamenti messi a disposizione direttamente dalla Commissione e per i quali occorre seguire un iter ben preciso: "Non si tratta di prestiti a fondo perduto, siamo molto sinceri - sottolinea Cristina - sono aiuti economici a volte anche fino al 70% legati però a progetti che abbiano una validità ed una durabilità nel tempo.

Questo comporta la redazione di un piano serio, rendicontato e soprattutto vincente rispetto ad altre realtà assimilabili presenti in altri Stati". Sembrano, insomma, tutti quei requisiti che molto spesso l'Italia vorrebbe imporre alle gare di appalto.Per le imprese? "Per le imprese esistono i finanziamenti "indiretti" gestiti però dalla Regione Toscana. Invitiamo i richiedenti ad attingere notizie ad esempio da Por Creo Fesr 2014-2020".

E' stato ad esempio integrato recentemente il Bando per contributi in conto capitale, anche nella forma di voucher, alle micro e Pmi del manifatturiero e del sistema dell'offerta turistica, per investimenti in apertura uffici e sedi espositive, attività di incoming e promozione, nei Paesi esterni all'Unione Europea. La presentazione online dei progetti di investimento scade il 31 maggio 2016. Lo sapevate?Altro tasto dolente, la Toscana che pure primeggia tra le regioni italiane soprattutto per l'iniziativa GiovaniSì anch'essa sostenuta dai fondi europei, non risulta avere uno sportello informativo ad hoc che possa dialogare e collaborare con lo sportello del Comune di Firenze che fa capo all'assessore Andrea Vannucci, preferendo fare propria ed esclusiva la funzione intermediaria che risulta così claudicante.Sarebbe corretto dire che da anni abbiamo un ponte per l'Europa, ma se non ci incamminiamo saremo sempre fuori? "Mettiamola così - conclude Cristina - non è solo una fonte di normative e di obblighi o divieti, esistono numerose occasioni per crescere socialmente e professionalmente.

Purtroppo esiste molta confusione e noi siamo qui per questo, per dare un orientamento a chi è pronto ad incamminarsi".Uniti nelle diversità, che è un po' come dire libera Italia in libera Europa. L'Europa esiste al di là dei muri e dei migranti, dei temi trattati nei convegni per spiegare ad ogni età chi siamo, da dove veniamo e cosa possiamo diventare. Da anni Europa è sinonimo per molte nazioni di strumento utile per confrontarsi nel mondo dello studio e del lavoro.

Che sia il caso di approfittarne?

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