Energia: proroga per le concessioni geotermiche

Meini-Potenti (Lega): "Felici comuni e lavoratori". AnciToscana: "Ora la Regione ci coinvolga"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2023 15:04
Energia: proroga per le concessioni geotermiche

Ottime notizie per i Comuni geotermici. Nel decreto Energia bis appena approvato dal Consiglio dei Ministri, è prevista la possibilità che le Regioni possano concedere una proroga delle concessioni fino a 20 anni, a fronte di un piano pluriennale di investimenti. Una notizia attesa e auspicata anche dai 16 Comuni geotermici della Toscana.

"Salutiamo con favore l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo "Decreto energia" all'interno di cui è inserita l'attesa proroga ventennale delle concessioni geotermiche scadute. CI trova pienamente d'accordo l'opportunità di una proroga a fronte di un piano di investimenti che sia preventivamente valutato dal Ministero competente. non una proroga generalizzata ma premiale per quei soggetti che intendano investire sui territori e sull'impiantistica

Una buona notizia per un settore strategico che in Toscana vale il 33% del fabbisogno energetico - di cui il 70% della produzione di energia rinnovabile - e che, tra lavoratori e dell'indotto, arriva a circa 3000 unità di occupati. La proroga ventennale condizionata è ciò che serviva per dare alla geotermia una prospettiva di lungo termine ed apre le porte allo sblocco degli investimenti di Enel e di altre aziende del comparto. Un ringraziamento va al Governo per l'interesse che ha dimostrato nei confronti delle esigenze dei lavoratori e dei comuni geotermici". Lo dichiarano in una nota Manfredi Potenti ed Elena Meini, rispettivamente senatore e consigliere regionale della Toscana per la Lega.

Si tratta di un provvedimento da sempre sostenuto da Anci, anche se i Comuni non sono stati coinvolti nel percorso decisionale del governo.

“A questo punto la partita passa in mano alla Regione - spiega il sindaco di Santa Fiora e delegato di settore Federico Balocchi - Chiediamo al presidente Giani, che ha sempre manifestato attenzione verso i Comuni, anche i più piccoli, che i sindaci siano direttamente coinvolti nella definizione delle strategie di sviluppo locale per la valutazione dei piani di investimento. Noi siamo a completa disposizione, facendoci interpreti delle necessità del territorio, in sinergia con le categorie economiche, sindacali e sociali, per definire le priorità da sottoporre. Partendo dalla più importante: la creazione di opportunità di lavoro per i giovani, perchè le aree geotermiche non siano più aree di crisi. Vogliamo dimostrare che la geotermia può essere volano di sviluppo sostenibile ed i paesi geotermici luoghi dove vivere bene, cogliendo questa storica occasione per innalzare ulteriormente gli standard ambientali”.

Balocchi sottolinea che Anci “non è mai stata d’accordo ad una proroga ‘a occhi chiusi'", proponendo che fosse legata ad un piano di sviluppo sociale, economico e lavorativo, oltre che produttivo. Dunque si esprime soddisfazione per la scelta del Governo, che finalmente prende posizione sul tema e rende possibile la proroga a fronte della condivisione di un piano di sviluppo. Abbiamo proposto e riproporremo alcune integrazioni, ad esempio che anche le infrastrutture possano rientrare nel Piano fra le azioni di mitigazione e investimento sul territorio”.

Ricordiamo che gli investimenti necessari alla concessione della proroga riguardano interventi di manutenzione e di miglioramento tecnologico degli impianti, anche volti alla riduzione delle emissioni; interventi minerari per recuperare il declino naturale del campo geotermico; interventi per la sostenibilità ambientale, comprensivi di misure volte alla tutela e al ripristino ambientale dei territori interessati dalla concessione di coltivazione; interventi per la realizzazione di nuovi impianti di produzione e le attività minerarie a essi connesse, ovvero per il potenziamento degli impianti esistenti; misure per l’innalzamento dei livelli occupazionali nei territori interessati dalla concessione di coltivazione.

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