Detenuti di Sollicciano hanno pulito la riva sinistra dell’Arno

Di Puccio: "Ventina di sacchi giganti con plastiche, cartacce, vetro, lattine, stoffe, materiali ferrosi e altro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2023 17:02
Detenuti di Sollicciano hanno pulito la riva sinistra dell’Arno

“Domenica mattina un gruppo di detenuti in permesso dal Carcere di Sollicciano, che ha aderito all’iniziativa, ha partecipato alla pulizia della riva sinistra dell’Arno in prossimità del Lungarno Santa Rosa. L’iniziativa – ha spiegato il Consigliere speciale del sindaco per il carcere di Sollicciano Stefano Di Puccio – è dell’Associazione Seconda Chance che si occupa di creare un ponte tra imprese e carcere per favorire l’inserimento al lavoro dei detenuti, insieme all’Associazione Plastic Free, che da anni conduce una battaglia contro l’inquinamento da plastiche e non solo.

Armati di guanti e sacchi i detenuti ed i volontari delle due associazioni hanno battuto tutta l’area, riempiendo una ventina di sacchi giganti con plastiche, cartacce, vetro, lattine, stoffe, materiali ferrosi e qualsiasi altro tipo di rifiuti abbandonati sul greto del fiume. Tra i ritrovamenti più curiosi, ma significativamente interessanti, il telaio di un ciclomotore, una bici del servizio di bike-sharing, un Jeeg Robot di grande formato ed un intero prosciutto….Dopo una breve sosta al circolo La Rondinella, conclusa la raccolta dei rifiuti, che sono stati sistemati in una località idonea per essere portati via da Alia, la mattinata è proseguita con una visita guidata alla Chiesa di Ognissanti e alle opere d’arte che vi sono custodite, tra cui un Crocifisso di Giotto e si è conclusa con un ristoro per tutti i partecipanti, ed una breve passeggiata per raggiungere i mezzi per il ritorno a Sollicciano.

È la prima volta – ha concluso il Consigliere speciale del sindaco per il carcere di Sollicciano Stefano Di Puccio – che una iniziativa simile si svolge a Firenze ed in contemporanea in altre quattro città italiane (Genova, Reggio Emilia, Napoli Secondigliano e Cagliari), sempre con la partecipazione dei detenuti”. 

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