Covid e riaperture, ultimatum dei ristoratori Tni Italia

Naccari: "Svolta entro il 25 aprile o siamo pronti a bloccare l'Italia". Stella: "Regole certe e date altrettanto certe"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2021 15:30
Covid e riaperture, ultimatum dei ristoratori Tni Italia

“Le chiacchiere stanno a zero. Ci devono riaprire entro il 25 aprile. Altrimenti la manifestazione di ieri al Circo Massimo e il blocco sull'autostrada A1 a Orte saranno la prima di una nuova serie di eclatanti iniziative. Siamo pronti a bloccare l'Italia”. E' quanto annuncia Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia – Tutela Nazionale Imprese. “La manifestazione a Roma è stata un successo. Hanno partecipato ristoratori, partite iva, commercianti, tassisti da tutta Italia.

Padri e madri di famiglia, tutti uniti, persone che condannano ogni forma di violenza, ma che vogliono urlare tutta la loro rabbia e disperazione”. “Bloccare l'autostrada – prosegue Naccari – è stato un atto estremo, dettato proprio dalla disperazione. Non ne possiamo più. Lo abbiamo fatto e, se costretti, lo faremo di nuovo per le famiglie, per i nostri figli, per le nostre aziende. Siamo alla fame”. “Non saremmo dovuti essere là, a bloccare il traffico, saremmo dovuti essere nei nostri locali a lavorare.

Ma sono 14 mesi che ce lo vietano. Adesso sembra ci riaprano”, sottolinea il presidente di Tni Italia. “Lo speriamo davvero, consapevoli che anche noi, con il nostro impegno e le nostre 25 iniziative dall'inizio del lockdown, tra marce, presidi, flash mob, incontri con presidenti del Consiglio, ministri, sottosegretari, parlamentari, sindaci, presidenti di Regione, abbiamo dato il nostro contributo per tutelare il settore Horeca, colpito gravemente, e speriamo non in modo irreparabile, dalle restrizioni decise dai due governi della pandemia”.

Lunedì scorso, prima della manifestazione al Circo Massimo, Tni Italia ha presentato a tutti i capigruppo al Senato un documento con le richieste urgenti che arrivano dal mondo della ristorazione. Oltre alla riapertura dei locali a pranzo e a cena a partire dal 25 aprile, festivi e fine settimana compresi, Tni Italia chiede il blocco degli sfratti e sgravi fiscali ai proprietari che mantengono attivi i contratti o che rinegoziano con l'impresa presente, blocco delle licenze fino al 2023, credito d'imposta sugli affitti, cedibile e applicato per tutto l'anno 2021, voucher emergenziali e azzeramento delle commissioni Pos.Una delegazione di Tni Italia sta incontrando in queste ore a Roma diversi esponenti politici, dalla senatrice Teresa Bellanova all'ex sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei Ministri nel governo Conte, Riccardo Fraccaro, ai deputati Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco.

Alle 16 è previsto l'incontro con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, mentre, al termine del confronto avuto questa mattina, il deputato Stefano Fassina si è preso l'impegno di ottenere per Tni una convocazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza. Non partecipa agli incontri, per protesta, il presidente Pasquale Naccari, che ieri, mentre una delegazione di altre associazioni incontrava il sottosegretario Deborah Bergamini, era sull'A1 a Orte. “Non sono a Roma per farmi selfie”, il commento di Naccari.

“Consci che il dialogo sia importante non ci piegheremo al silenzio delle istituzioni!”.

"Il tempo è scaduto, siamo a metà aprile, e a questo punto la parola d'ordine, oltre a 'vaccinare il più in fretta possibile', è 'riaprire in sicurezza tutte le attività commerciali'. Riaprire con regole certe ma con date altrettanto certe. Anche perché, come si è visto in questi ultimi mesi, non è certo chiudendo negozi e ristoranti che i contagi sono diminuiti. Le partite Iva, i negozi, i bar e tutte le altre attività non ce la fanno più, sono in grande sofferenza, migliaia hanno già chiuso in tutta la Regione, e molte altre rischiano di non riaprire". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

Approfondimenti

"Si moltiplicano proteste, manifestazioni e cortei delle categorie produttive - sottolinea Stella -. L'ipotesi ventilata dai manifestanti di riaprire unilateralmente le attività se il Governo non darà a breve un calendario per le riaperture, è indice della gravità della situazione. Si ascolti la voce del mondo produttivo, che ha obbedito finora a tutte le richieste, ha speso soldi per adeguare gli spazi delle proprie attività, e da mesi si vede rimandare la riapertura. Purtroppo oggi in aula il Pd ha bocciato la mia mozione sulla riapertura di palestre e piscine, lo ritengo un gesto molto miope. Confidiamo nella lungimiranza del Governo nazionale".

In evidenza