COVID-19: scatena la polemica l'area di isolamento degli asintomatici in viale Guidoni

La Lega: "Ce n'era bisogno?". Armentano: “Dobbiamo essere pronti a ogni emergenza: l’area di accoglienza ha questo obiettivo. Ora le polemiche sono inutili”. Montelatici: “Dalla Lega critiche e proposte a cui il PD non risponde”. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Finita questa emergenza chiederemo spiegazioni su quale sia il tempo per le polemiche”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2020 23:55
COVID-19: scatena la polemica l'area di isolamento degli asintomatici in viale Guidoni

Ha scatenato la polemica in consiglio comunale l'area di accoglienza allestita da Palazzo Vecchio, poiché in molti giudicano una struttura non dignitosa quei prefabbricati per trascorrere la quarantena a Novoli.

"Quanto sta accadendo a Novoli in queste ore ci lascia basiti. Ben 30 prefabbricati allestiti come abitazioni per accogliere, a detta dell'amministrazione fiorentina, "cittadini in quarantena". "Ci eravamo ripromessi di non prestarci a polemiche ma su questa vicenda non possiamo come Lega tacere - dichiarano i consiglieri metropolitani della Lega nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa - Fino ad oggi i cittadini toscani e fiorentini in quarantena sono rimasti pacificamente nelle loro case rispettando le disposizioni di legge". Purtroppo a Firenze "dobbiamo invece registrare come delle regole di quarantena se ne infischiano letteralmente tutte quelle " risorse" che indisturbate continuano a spacciare e delinquere, alla faccia del rischio sanitario".

In questo contesto "si è deciso di allestire celermente vere e proprie abitazioni dotate di servizi, dove verranno forniti dei pasti e con sorveglianza h 24 della polizia municipale". C'era bisogno - domandano Scipioni e La Grassa - di queste strutture di accoglienza? "È' un progetto di cui non si capisce il reale scopo in questo momento, dove l'emergenza vera sono i posti letto negli ospedali per evitare il collasso del sistema toscano. Lo screening di massa annunciato dalla Regione riguarderà il personale sanitario ed i soggetti indicati dai medici di famiglia". Dunque "non è ben chiaro chi dovrà usufruire di questo 'centro di accoglienza', allestito in pieno quartiere 5, sulla cui destinazione effettiva l'amministrazione non dice nulla".

Scipioni e La Grassa fanno propria anche la posizione del Presidente della Commissione di Controllo in Palazzo Vecchio Antonio Montelatici e dei consiglieri di quartiere Carlo Campanella e Matteo Chelli: "È' necessario fare chiarezza sopratutto nell'interesse dei cittadini. Di nuovi ghetti e di nuovi emarginati le periferie fiorentine non hanno certo bisogno. Se si considera che quanto accaduto ieri a Vaglia, siamo davanti a decisioni ingiuste e sconsiderate nei riguardi della popolazione di Firenze e Provincia".

“Data la situazione emergenziale che stiamo vivendo il Comune non poteva farsi trovare impreparato. Da lì è nata la decisione di allestire l’area di accoglienza in viale Guidoni. Serve attrezzarsi nel caso si sia costretti a dover fronteggiare una problematica che per ora per fortuna non si è configurata ma che potrebbe emergere. Il Comune ha vagliato e selezionato ogni possibile soluzione per rispondere a una simile situazione, tra queste adesso c’è anche questo campo, da utilizzare in casi estremi.

È importante che come Comune intanto sia stata predisposta una prima risposta in termini di accoglienza mettendo nell’immediato a disposizione strutture proprie. Non potevamo attendere oltre, avevamo il dovere di intervenire preventivamente. Proprio perché siamo consapevoli del dramma che la Lombardia e altre zone d’Italia più colpite stanno vivendo dobbiamo essere pronti a tutto e dobbiamo essere pronti nel più breve tempo possibile. La creazione di quest’area va proprio in questo senso, perché la priorità adesso è quella di mettere in sicurezza i cittadini e non è il momento delle polemiche politiche”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, rispetto replicando al consigliere Montelatici (Lega).

Così Antonio Montelatici, consigliere del gruppo Lega e presidente della commissione Controllo, replica al capogruppo PD Armentano: “Il Capogruppo del Pd Armentano ha perso una buona occasione per tacere. Perché qui nessuno intende fare polemiche. Altrimenti, per noi della Lega, sarebbe facile ricordare al Pd e agli attuali amministratori comunali la colpevole superficialità con la quale accoglievano gli allarmi sull’epidemia da Coronavirus, nonché la negligenza dei primi approcci alla gestione dell’emergenza socio-sanitaria.

Allo smemorato Armentano vorrei rammentare che noi, anziché limitarci a ripetere ve l’avevamo detto, ci siamo subito resi disponibili a collaborare con l’Amministrazione del Comune per il bene della cittadinanza. Ed è proprio per via di quella disponibilità, ed in nome della concreta collaborazione offerta nell’interesse generale di Firenze, che avvertiamo la responsabilità di dover criticare un provvedimento che, a nostro avviso, offende profondamente la dignità degli ammalati.

E continuiamo a chiederci perché non sono state attivate convenzioni con alberghi (peraltro ormai tutti vuoti) per ospitare decentemente persone bisognose di cure e di attenzioni. Di questo si preoccupi Armentano, invece di giustificare malamente chi vorrebbe stipare in un ghetto coloro che soffrono”.

“In politica sarebbe bene praticare costantemente un confronto tra posizioni e idee, soprattutto in condizioni straordinarie. La scelta di istituire un'area di accoglienza, in una città fortemente svuotata dall'interruzione dei flussi turistici, crea grande perplessità. È inevitabile. Anche perché – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – non è introdotto da una comunicazione precisa su quale sia il quadro analitico che la accompagna. È necessario, ci viene risposto in questa fase, quasi costantemente.

Rimane un diritto farsi domande e dubitare dell'opportunità di alcune decisioni, quantomeno su come queste vengono prese e soprattutto rese note. C'è una possibilità di requisizione di immobili per almeno sei mesi, tra le misure adottate a livello nazionale. Ci sono interi immobili divenuti strutture ricettive. Il Sindaco aveva dichiarato pochi giorni fa la necessità di ripensare alla situazione generale della nostra città. Quel parcheggio trasformato in area accoglienza in viale Guidoni è un'immagine pesante per la cittadinanza.

Non sono state sospese infatti tutte le attività lavorative non essenziali, non si sono requisite grandi proprietà, non ci arrivano soluzioni simili da altri territori. Con la retorica dell'efficienza – concludono Bundu e Palagi – si è voluto diffondere qualche foto dicendo che entro 48 ore avremo un campo straordinario. Ci permettiamo di avanzare le nostre perplessità. In attesa di un appuntamento in Commissione o in Consiglio comunale. Non per fare polemiche, ma per capire e confrontarsi”.

"Seppur comprendendo la difficoltà del momento e la complessità delle scelte che sono in capo alle Pubbliche amministrazioni e a chi le dirige, come Federazione fiorentina di Sinistra Italiana siamo esterrefatti circa la costruzione di un lazzaretto per le persone asintomatiche positive al COVID-19 in dei container posti nel parcheggio scambiatore di viale Guidoni -intervengono anche dalla Federazione Fiorentina di Sinistra Italiana- Si invitano la regione Toscana e i sindaci ad attenersi a quanto previsto dal decreto cura Italia che offre la possibilità di requisire le strutture alberghiere e le cliniche della sanità privata, che fra l’altro sono atte già da subito ad accogliere le persone in modo adeguato. Il nostro vuole essere un contributo per giungere a scelte corrette, civili e praticabili".

In evidenza