Coronavirus: ambulanze con attrezzature speciali per affrontare i casi sospetti

Prevenzione e norme di comportamento: Anpas, e Misericordie, pronti a intervenire in caso di necessità, kit di protezione per i mezzi destinati ai servizi di trasporto per i pazienti per i quali si ipotizza il contagio. Enrico Rossi: "Misure proporzionate ed eventualmente progressive". Scaramelli (Italia Viva): "Quarantena senza scrupoli. Basta polemiche". Emanuele Cocollini (Vice presidente vicario Consiglio comunale): “Subito una comunicazione in Consiglio comunale sull’emergenza Coronavirus”. Esposto di Stella (FI) contro governatore Toscana per delitti contro salute pubblica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2020 19:50
Coronavirus: ambulanze con attrezzature speciali per affrontare i casi sospetti

Numero unico aziendale riservato a chi ha avuto contatti con casi accertati o è tornato dalle zone a rischio negli ultimi 14 giorni. Una nuova ordinanza regionale (che integra quella di ieri), che prevede all'ingresso dei pronto soccorso percorsi dedicati per i pazienti che manifestano febbre, tosse o sintomi respiratori. Un appello ai cittadini a limitare quanto più possibile l'accesso alle strutture sanitarie. Un incremento della sanificazione delle strutture sanitarie, soprattutto dei luoghi più affollati.

Le misure sono state illustrate oggi pomeriggio, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a conclusione della riunione di stamani in Palazzo Strozzi Sacrati tra il presidente Enrico Rossi, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, i direttori generali delle aziende sanitarie toscane e una parte della task force regionale. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente Enrico Rossi, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, il dottor Mauro Ruggeri, rappresentante dei medici di medicina generale nella task force regionale, il dottor Simone Magazzini, responsabile del pronto soccorso dell'ospedale di Prato, la dottoressa Grazia Luchini, direttore sanitario della Aou Pisana, il dottor Gian Maria Rossolini, responsabile del laboratorio di virologia e microbiologia di Careggi.

Il presidente Rossi ha voluto aprire la conferenza stampa con un appello ai giornalisti: "La sanità toscana è in grado di reagire all'emergenza. Non stiamo nascondendo nulla, i casi emersi finora sono risultati negativi. Se dovesse emergere un caso positivo, lo renderemo noto. Stiamo cercando di mettere in atto misure proporzionate ed eventualmente progressive. Ci fidiamo degli organi dello Stato: Istituto superiore di sanità, Protezione civile, Ministero della salute. Fin qui abbiamo fatto tutto quello che potevamo, applicando al meglio le direttive del Ministero. Se dovesse verificarsi un caso, adotteremo le misure indicate dal Ministero".

A proposito dei numeri di telefono, Rossi ha ricordato che sono uno per ogni Asl, ma sono riservati a chi ha avuto contatti con persone risultate positive al virus, e a coloro rientrati dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. In base alle ordinanze ministeriale e regionale, se queste persone non chiamano commettono reato. In seguito alla chiamata, la Asl può fare sorveglianza attiva.

"Questi numeri - ha chiarito Rossi - devono essere riservati alle persone previste dall'ordinanza. Se queste chiamano, devono poter trovare libero. Le linee non possono essere intasate da persone che chiamano per avere semplici informazioni: per questo c'è il numero verde regionale (800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle or e 15)".

"Ci dicono - fa sapere l'assessore Saccardi dopo la conferenza stampa- che in molti stanno chiamando i numeri delle aziende, che in queste ore risultano già intasati. Prenderemo tutti i nomi di chi chiama, e valuteremo l'eventualità di un esposto alla Procura della Repubblica, per uso improprio e interruzione di pubblico servizio".

L'appello ai cittadini

"Allo scopo di tutelare al meglio la salute dei cittadini e di tutte le persone presenti in Toscana - ha detto il presidente Rossi - raccomandiamo a coloro che manifestano sintomi come febbre, tosse, sintomi influenzali e di malattie respiratorie acute, di limitare per quanto possibile le visite ai degenti nelle strutture ospedaliere e in genere l’accesso ai centri sanitari affollati come pronto soccorso, ambulatori specialistici e di medicina generale; quando ciò non rappresenti un pregiudizio alla cura. In ogni caso prima di recarsi in tali luoghi si consiglia il consulto telefonico con il proprio medico di riferimento".

Percorsi dedicati nei pronto soccorso

Simone Magazzini: “Ai pronto soccorso abbiamo elaborato percorsi specifici che cercano di limitare ogni forma di promiscuità con utenti a sospetto di contagio. Per chi si autopresenta abbiamo costruito il percorso specifico e aggiunto una serie di quesiti dettati da precisi criteri epidemiologici per formulare le domande di accettazione. Se le risposte alle domande formulate al momento dell’accettazione sono affermative, il paziente sarà avviato a un percorso particolare. Chi non risponde in maniera affermativa, ma comunque presenta sintomi sospetti, sarà munito di mascherina e disinfettanti".

Ambulanze con attrezzature specifiche per affrontare i casi sospetti

«I volontari sono pronti a fare la loro parte, senza allarmismi, ma con tutto quello che serve per operare in sicurezza». I presidenti di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, e Misericordie Toscane, Alberto Corsinovi, hanno fatto il punto sull’emergenza Coronavirus dopo l’incontro avuto col presidente della Regione, Enrico Rossi. «Il quadro complessivo – dicono Bettini e Corsinovi – è sostanzialmente cambiato con la nuova ordinanza del ministro della Salute, così come recepita dalla Regione.

I 118 hanno aumentato la dotazione dei kit necessari per questi interventi. Saranno inviate in casi sospetti solo ambulanze attrezzate con i presidi necessari. I mezzi comunque al termine di ogni trasporto saranno sottoposti alla disinfezione così come prevede il protocollo per i servizi su malattie infettive». Per i volontari in queste ore saranno organizzati approfondimenti formativi. «Non dobbiamo cedere ad allarmismi – dicono i due presidenti – ma da operatori del soccorso agire seguendo le linee guida delle prevenzione e aiutare i cittadini fare chiarezza su cosa sia necessario fare in questi casi».

Per quanto riguarda le forme di autodifesa da possibile contagio, i presidenti delle associazioni di volontariato consigliano i cittadini di attenersi alle linee guida indicate dal ministero della Salute, tenendo presente che la prima misura di prevenzione, valida per tutte le forme di contagio, è l’igiene profonda delle mani con sapone o gel igienizzante a base alcolica.

Ambulatorio Lilla: alcune precisazioni dall'Asl Toscana Centro

Relativamente all'ambulatorio Lilla a Osmannoro, l'Azienda Usl Toscana Centro precisa che al momento tale sede resta aperta per la sola attività interna, ad esempio richiamo telefonico di soggetti sotto sorveglianza e coordinamento attività sanitaria territoriale. Tutti coloro (adulti e bambini) che sono tornati in Toscana da meno di 14 giorni da una delle aree della Cina dovranno comunicare il loro rientro al numero dedicato (055 5454777) per le segnalazioni ed osservare l'isolamento domiciliare fiduciario. Qualora insorgessero sintomatologie (tosse, febbre, difficoltà respiratorie) gli assistenti sanitari si recheranno presso le sedi di isolamento domiciliare fiduciario per effettuare direttamente il prelievo del campione respiratorio (test faringeo).

Sanificazione delle strutture sanitarie

Grazia Luchini: “Abbiamo predisposto di implementare le misure di sanificazione degli ambienti qualora si verificassero casi positivi, individuando procedure specifiche e tempestive per mantenere le superfici interessate da eventuali contatti le più sanificate possibili, a tutela degli operatori sanitari e di chiunque altro. Abbiamo predisposto appositi protocolli e non lasciato nulla al caso”.

I medici di medicina generale

Mauro Ruggeri: “La medicina generale è stata coinvolta da subito. La nostra collaborazione c’è e ci sarà per lavorare al meglio tutti quanti insieme e per evitare che vengano usate in maniera impropria i servizi messi a disposizione. Non sappiamo cosa potrà accadere in futuro, potremmo trovarci ancora più impegnati sul territorio e, quindi, nella necessità di disporre di strumenti adeguati di protezione e di ricorrere a consulenze per casi specifici. La task force ci consente di fare rete e di predisporre le giuste misure preventive e di eventuale intervento”.

I test di laboratorio

Gian Maria Rossolini: “La Toscana ha cominciato a fare test diagnostici già da inizio febbraio. Al momento ci sono tre laboratori specialistici legati alle tre Università: Firenze, Pisa e Siena. Sono laboratori in rete e quindi collegati, che comunicano in tempo reale tra loro. Qualora ci si trovasse di fronte a un caso di positività, mandiamo il campione all’Istituto Superiore di Sanità per ottenere la conferma diagnostica".

Il punto sui numeri dei cittadini cinesi di ritorno dalla Cina

 Rossi ha voluto anche fare chiarezza sui numeri. "Il console cinese ci aveva detto che 2.500 cittadini cinesi erano partiti dalla Toscana per andare a festeggiare il Capodanno cinese. Ci risulta che circa 1.500 siano tornati e sono sotto sorveglianza. Ci risulta anche che la Cina abbia bloccato i voli. Lunedì ci aggiorneremo con il console cinese".

I primi dati in Toscana sul Covid-19

Presentato stamani il primo notiziario dell’Ausl Toscana Centro alla presenza del dottor Renzo Berti, Direttore Dipartimento Prevenzione e del dottor Massimo di Pietro, direttore malattie infettive. Un aggiornamento costante sulle azioni messe in campo dall’azienda sanitaria per la gestione dell’emergenza Covid-19. Le misure adottate fino ad ora hanno permesso di avviare una sorveglianza attiva da parte del Dipartimento di Prevenzione per monitorare le condizioni cliniche di quei soggetti rientrati da meno di 14 giorni da una delle aree della Cina interessate dall’epidemia. Ad oggi diversi nuclei familiari residenti nei territori dell’Ausl Toscana Centro hanno già superato il periodo dei 14 giorni di isolamento volontario. Sono 161 quelli che restano ancora in sorveglianza attiva. Da oggi sarà operativo lo 055 5454777 il numero dedicato alle segnalazioni da parte di tutti coloro (adulti e bambini) che, essendo rientrati da un’area a rischio infezione negli ultimi quattordici giorni devono segnalarlo ed osservare l’isolamento domiciliare fiduciario e chi, essendo stato in contatto stretto con un caso confermato, è posto in quarantena.

Un’ulteriore misura preventiva definita dall’Azienda sanitaria alla luce di quanto indicato nell’ordinanza regionale emanata nella serata di ieri, in accordo con quella ministeriale. Il numero sarà attivo h 24 con un servizio di assistenza multilingue che permetterà la raccolta dei dati personali (nome, cognome, indirizzo, domicilio e numero di telefono) al fine di effettuare la sorveglianza sanitaria attiva. In caso di comparsa di sintomatologia si procederà all’immediata attivazione dei percorsi sanitari già programmati per la necessaria assistenza terapeutica e le verifiche diagnostiche. Essendo in evoluzione le misure emanate dal Ministero della Salute il punto Lilla a Osmannoro resterà aperto in attesa di eventuali altre disposizioni.

In tale sede continuerà ad essere svolta la sorveglianza attiva per l'area fiorentina. Gli operatori dell'ambulatorio interverranno presso le sedi di isolamento domiciliare fiduciario all'emergere di una prima sintomatologia per avviare le misure necessarie tra cui il prelievo del campione respiratorio necessario ad una pronta diagnosi. I 3 campioni respiratori prelevati presso il punto Lilla ed inviati al laboratorio di microbiologia di Careggi hanno avuto esito negativo.

DATI TERRITORIALI DI SORVEGLIANZA ATTIVA al 22 febbraio 2020

FIRENZE

Nuclei familiari in sorveglianza attiva: 9

PRATO

Nuclei familiari in sorveglianza attiva: 141

PISTOIA

Nuclei familiari in sorveglianza attiva: 1

EMPOLI

Nuclei familiari in sorveglianza attiva: 10

Divergenze in Consiglio regionale su Covid-19

"Di fronte all'emergenza mondiale dell'avanzata del Coronavirus mettiamo in quarantena le polemiche. Uniamo le forze. Bene le misure nazionali adottate come ieri ho avuto modo di chiedere con coraggio e forza che forse sono mancati ad altri". A dirlo Stefano Scaramelli (Italia Viva), presidente della commissione sanità e politiche sociali del consiglio regionale della Toscana, che aggiunge: "Ora tutti uniti per affrontare l’emergenza. Quarantena senza scrupoli e anche solo nel dubbio, come avvenuto in Lombardia e in queste ore in Veneto e Piemonte. Grazie ai professionisti della sanità toscana impegnati senza sosta in queste ore per fare prevenzione e verifiche puntuali".

"In 24 ore siamo stati subissati di firme (via Whatsapp, Messenger ed email), ben 1876 finora, a supporto della nostra decisione di denunciare il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per i reati previsti all'articolo 452 del codice penale, che disciplina i delitti colposi contro la salute pubblica. Rossi, non facendo tutti i controlli necessari su chi rientra dalla Cina, mette a rischio la salute dei toscani e delle persone che si trovano in Toscana per ragioni di studio, lavoro o turismo.

Così facendo, anzi 'non facendo', rischia di favorire il diffondersi dell'epidemia". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia)."Finalmente - prosegue Stella - anche il Ministero della Sanità ha capito la situazione, e ha decretato la quarantena obbligatoria per chi è stato o è tornato dalla Cina. Mi auguro che la Toscana si adegui e non prosegua in questa assurda battaglia ideologica. Noi non vogliamo discriminare nessuno, ma solo tutelare la salute dei toscani"“L’emergenza Coronavirus sta interessando ormai tutto il Paese.

I cittadini esprimono forte preoccupazione e chiedono informazioni. Sono convinto – spiega il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che sia importante che la Giunta riferisca subito in Consiglio comunale. Per questo ho chiesto ufficialmente che venga subito messa all’ordine del giorno una comunicazione per lunedì. Ritengo fondamentale che tutti i gruppi consiliari debbano portare il loro contributo per tutelare la salute dei cittadini in una città come Firenze, da sempre meta di milioni di turisti. Spero che la proposta possa essere accolta con favore, nel supremo interesse dei cittadini che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare”.

A Prato un uomo che voleva entrare in Comune con una pistola

A Prato, durante il consiglio straordinario di stamani è stato fermato un uomo che voleva accedere all'interno del Palazzo comunale per assistere alla seduta. L'uomo è stato controllato dagli agenti della Municipale che presidiavano l'ingresso, rinvenendo una pistola all'interno del suo borsello. La persona è stata prontamente fermata, identificata e denunciata all'Autorità giudiziaria e l'arma posta sotto sequestro. Il Consiglio Comunale straordinario è proseguito nel normale svolgimento della seduta senza subire conseguenze e criticità in relazione all'episodio.

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