Concorso Estar per amministrativi: le opposizioni chiedono trasparenza

Intervento di Sì Toscana a Sinistra, dopo quello del consigliere Marcheschi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2019 23:50
Concorso Estar per amministrativi: le opposizioni chiedono trasparenza

Già il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi in un'interrogazione avanza dubbi sulla trasparenza del concorso per assistente amministrativo, le cui preselezioni si sono tenute ad Arezzo dal 29 al 31 luglio. In particolare, Marcheschi ha chiesto di sapere come mai, essendo stato il concorso bandito per 9 posti, questi siano stati poi elevati a 237; e come mai, in conseguenza di questo aumento, non siano stati estesi con un nuovo avviso i tempi di presentazione delle domande di concorso.

"Nel bando pubblicato sul Burt il 5 giugno scorso -ha replicato Monica Piovi, direttore generale dell'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale- era stato previsto espressamente che il numero di posti per ciascuna Azienda o Ente avrebbe potuto essere elevato per la copertura di tutti i posti disponibili, e che la modifica del numero di posti messi a concorso sarebbe avvenuta entro l'inizio della prova orale. Questo perché da parte di tutte le Aziende erano ancora in corso le procedure per la definizione del numero esatto degli assistenti amministrativi da assumere nel triennio.

Oltretutto - ricorda la dg di Estar - il numero dei posti messi a bando costituisce un impegno all'assunzione da parte delle Aziende e richiede tra l'altro anche una dichiarazione di copertura finanziaria delle assunzioni, e quindi deve essere un'operazione puntuale e ragionata". Quanto all'opportunità di estendere con un nuovo avviso i tempi di presentazione delle domande, Piovi spiega che non è stato ritenuto opportuno riaprire i termini di presentazione delle domande "in primo luogo perché la partecipazione è stata molto elevata (6.757 domande); in secondo luogo, perché la riapertura del bando, facendo riaprire tutta la procedura, avrebbe vanificato lo sforzo compiuto per garantire la disponibilità della graduatoria nei primi mesi del 2020, facendo slittare di almeno 3/4 mesi la disponibilità della graduatoria, considerato anche il periodo estivo". "Proprio per la sua importanza per l'intero SSR - chiarisce ancora Monica Piovi - il concorso è stato necessariamente bandito prima di completare la raccolta puntuale del fabbisogno di ciascuna Azienda, in quanto era indispensabile riuscire ad attivare il percorso concorsuale in modo da poter avere la graduatoria all'inizio del 2020.

Sia per i pensionamenti programmati che per le nuove norme su "quota cento", nonché per i fenomeni di mobilità verso altre regioni - osserva Piovi - è facilmente prevedibile un turn over elevato, ed è quindi inderogabile per il SSR l'esigenza di assicurare una graduatoria valida a tempo indeterminato a cui attingere, per non interrompere lo svolgimento di importanti attività di supporto amministrativo ai servizi sanitari e socio-sanitari". "Completata il 24 luglio l'analisi dei fabbisogni da parte delle Aziende, nel sempre rispettato principio di massima trasparenza - fa sapere ancora la dg Piovi - è stato quindi aggiornato il numero di posti messi a concorso, tra l'altro con notevole anticipo rispetto a quanto previsto nel bando stesso". "Il percorso è stato del tutto trasparente e non necessita di alcuna rettifica - conclude Piovi - ed è il solo a garantire la necessaria copertura dei fabbisogni delle Aziende Sanitarie nei tempi necessari, oltre che a costituire un'importante occasione per migliaia di giovani; peraltro non è difforme da quanto fatto per tutti gli altri concorsi banditi fino ad ora, a cominciare dal concorso per infermieri che, a fronte dei due posti banditi per l'Azienda Ospedaliera Senese, ha visto la partecipazione di 12.669 professionisti.

Preme ricordare - osserva infine - che, per garantire la massima trasparenza, oltre alla pubblicazione nell'apposita sezione del bando per la presentazione delle domande, visto il forte interesse da parte dei cittadini, come peraltro fatto anche per il concorso degli infermieri, ancora prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il bando era stato anticipato fin dal 28 maggio sul sito web per favorire la più ampia partecipazione".

“Le risposte fornite da Estar sul concorso salito improvvisamente da 9 a 237 posti non sono convincenti. Ed è anzi necessario che siano riaperti i tempi per le domande. E’ un fatto di giustizia e di trasparenza”. Lo affermano i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori. “Un bando che sembrava rivolto a stabilizzare una decina di funzionari del sistema sanitario regionale -continuano Sarti e Fattori- si è trasformato in uno dei concorsi più grandi degli ultimi quindici anni.

Rispetto all’inizio la prospettiva è cambiata radicalmente e tutti i cittadini interessati hanno diritto a valutare in quest’ottica una loro partecipazione. Ci risulta che, secondo il regolamento di Estar, prima di aprire le procedure concorsuali l’Ente sia tenuto a chiedere alle Aziende sanitarie entro il mese di aprile di ogni anno il loro fabbisogno di personale. Come è quindi possibile che si sia passati da 9 posti a 237 così all’improvviso? Un tale innalzamento non è certo giustificabile con la mobilità interna o con le quote cento.

Da quanto risulta da un accesso agli atti, solo una volta chiuse le domande è invece partita la richiesta del fabbisogno di personale alle Asl da parte della direttrice generale. Vogliamo sapere quante persone abbiano effettivamente partecipato alle preselezioni, e su questo abbiamo presentato richiesta di accesso agli atti , e chiediamo che vengano riaperti i termini per la presentazione delle domande. Siamo ancora in tempo”, concludono Sarti e Fattori.

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