Caldo: prorogato fino a venerdì 25 agosto il codice rosso a Firenze

Massima attenzione e comportamenti corretti a tutela della salute

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2023 18:23
Caldo: prorogato fino a venerdì 25 agosto il codice rosso a Firenze

Prorogato di altre ventiquattr'ore il codice rosso per il caldo a Firenze. Secondo il nuovo bollettino del ministero della salute, l'ondata di calore proseguirà fino a venerdì 25 agosto. La temperatura massima percepita di 39° oggi, 41° domani e 40° venerdì.

Ieri il record di giornata è stato raggiunto sempre alla stazione meteo Firenze Orto Botanico con 39,9 gradi registrati alle 14.15 (ora solare); alle 9.45 di stamani (sempre ora solare) alla stessa stazione di rilevamento si sono registrati 34,6 gradi.

Si ricorda che il momento migliore per rinfrescare i locali dell’abitazione sono sono le prime ore della mattina e che è necessario non esagerare con l’uso dell’aria condizionata per evitare bruschi sbalzi termici. Importante soggiornare nelle stanze più fresche e ventilate e lavarsi con acqua tiepida anziché fredda. La raccomandazione, poi, è quella di bere molta acqua e di alimentarsi correttamente (frutta, verdura e pesce, evitando alcol e caffeina). E, quando si esce, evitare le ore più calde (dalle 11 alle 17) e vestirsi con abbigliamento adeguato, usando cotone, lino e colori chiari preferibilmente, senza dimenticare occhiali e cappello). In causo di uso dell’auto, ventilare l’abitacolo e avere sempre un po’ d’acqua a disposizione.

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I farmaci vanno conservati lontano dalle fonti di calore e a meno di trenta gradi. Nel caso di terapie per la cura dell’ipertensione o malattie cardiovascolari, l’invito è ad un controllo più assiduo della pressione arteriosa, perché il caldo può potenziare l’effetto dei farmaci. Importante in ogni caso, prima di qualsiasi decisione sulla terapia, è chiedere il parere del medico.

Per quanto riguarda i lavoratori, è necessario mettere a disposizione acqua ed aree ombreggiate per le pause, meglio se frequenti, e favorire l’acclimatazione dei lavoratori aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l'esposizione al calore. Importante rimane la scelta degli indumenti forniti, della formazione e informazione. Tra le raccomandazioni c’è anche la revisione dei turni di lavoro, riprogrammando ad esempio le attività prioritarie e da condursi all'aperto nei giorni con le più favorevoli condizioni meteo e pianificando invece le attività più impegnative dal punto di vista fisico nei momenti più freschi della giornata.

La Uilcom dell'area Nord Toscana non ci sta a veder star male decine di operai con questo caldo: "La questione del caldo insostenibile di questi giorni è nota a tutti, e da anni si ripete, anche se per quest’anno è tardi, il caldo di questi giorni deve far riflettere e imporre a tutti i soggetti interessati di trovare delle soluzioni. Nelle nostre aziende della carta c’è attenzione sugli infortuni traumatici, ma sulle malattie professionali, sui carichi di lavoro per taglio di organici e su ambiente e microclima nei luoghi di lavoro siamo ancora indietro anni luce.

Ignorando il problema del caldo per le maestranze si mette a repentaglio la lucidità e la sicurezza del personale che può sentirsi male o infortunarsi più facilmente per spossatezza. Dobbiamo forse ricordare che nella produzione della carta a Lucca non c’è la climatizzazione in nessuna trasformazione ed in poche cartiere, ma solo in qualche cabina. Chiediamo che si debbano apportare delle soluzioni di medio periodo strutturali in tutte le fabbriche del territorio, come: raffrescatori diffusi, ventilatori, muletti climatizzati, cabine climatizzate diffuse,distribuzione gratuita di acqua e sali minerali, abbigliamento estivo dato in modo tempestivo ed adeguato, gestione del calore prodotto dai macchinari, analisi delle postazioni e valutazione delle correnti d’aria.

Questo non lo fa nessuna fabbrica del territorio, alcune hanno adottato qualche soluzione ma sempre in modo parziale, mentre la maggioranza sul tema non ha fatto assolutamente niente, forse perché i responsabili hanno uffici climatizzati. La canicola di questi giorni induce a pensare anche ad un protocollo che preveda soluzioni specifiche per i momenti topici del caldo, quando si superano certe temperature, prevedendo: pause retribuite di almeno 10 minuti ogni ora nei momenti più calde, e nelle trasformazioni la eventuale sospensione delle lavorazioni nelle ore più calde della giornata, in molte fabbriche si sta lavorando ad oltre 40 gradi.

Proprio ieri abbiamo inviato ad Asl ed associazione industriali una richiesta di incontro sul tema, mentre nelle scorse settimane abbiamo distribuito alle nostre RLS/RSU un materiale specifico per come affrontare il tema del caldo in produzione. Riteniamo che per salvare la salute delle persone se le aziende restano indifferenti al tema, cosa che capita molto più spesso di quanto si possa immaginare, sarà necessario anche ricorrere allo sciopero per evitare di sentirsi male, ovviamente solo quando si superano certe temperature.

Invitiamo le aziende e la ASL a prendere questa richiesta sul serio e le maestranze a contattare le nostre RSU o la nostra segreteria. La questione è fondamentale per la salute di molti operai".

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