Buco Belfiore, decisione in Palazzo Vecchio

Ok del Consiglio al riconoscimento del debito fuori bilancio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2022 17:59
Buco Belfiore, decisione in Palazzo Vecchio

Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio legato alla vicenda del cosiddetto ‘buco’ Belfiore, a seguito della sentenza del Tar che riconosce a compensazione il danno subito dal Comune di Firenze. “Alla ricorrente principale - si legge nella sentenza - è ascrivibile una inadempienza non istantanea causa dello stato di persistente degrado dell’area, dannoso per il decoro di una zona centrale del Comune di Firenze e testimoniato dall’incuria nella tenuta del cantiere i cui effetti si sono protratti nel tempo e sono tuttora visibili”.

Alla richiesta del privato di oltre 7,5 milioni per rimborso degli oneri versati, il Comune di Firenze ha replicato chiedendo che venissero riconosciuti all’ente a compensazione, non solo crediti pregressi, ma anche un credito derivante dai danni e disagi causati dallo stato del cantiere. Il Tribunale ha quindi riconosciuto crediti del Comune di Firenze per oltre 4 milioni di euro di cui circa 1,4 per il danno all’immagine derivante dalle conseguenze dello stato del cantiere.

Il Piano di recupero dell’area aveva avuto l’approvazione del Consiglio comunale nel 2005, con permesso di costruire rilasciato a gennaio 2006. In seguito, pur essendo stato comunicato dall’operatore l’avvio dei lavori, lo stato del cantiere era rimasto sostanzialmente fermo, ad eccezione di opere di scavo per le quali erano subito emerse la situazione precaria del cantiere e problematiche di sicurezza. Fin dal 2011 l’amministrazione aveva chiesto alla società un dettagliato rapporto sulle condizioni di sicurezza, stabilità dello scavo, sorveglianza, monitoraggio e manutenzione del cantiere, sollecitando ripetutamente ogni misura necessaria per garantire l’incolumità delle persone e poi ad attivarsi per il completamento dei lavori. Nonostante i disagi causati dallo stato del cantiere, nel 2020 il privato ha presentato ricorso al Tar Toscana per ottenere la restituzione degli oneri di urbanizzazione a suo tempo versati per un intervento che non era poi stato realizzato.

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