Braccio fiorentino, l'antica unità di misura rivive in via dei Cerchi

Targa realizzata dalla Bottega Orafa Paolo Penko. Studi di Luciano e Ricciardo Artusi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2023 17:20
Braccio fiorentino, l'antica unità di misura rivive in via dei Cerchi

Nella targa di via dei Cerchi è stata installata, questa mattina, l'antica unità di misura il 'Braccio fiorentino', per secoli utilizzata in città. Realizzata dalla Bottega Orafa Paolo Penko è stata inaugurata dall'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, insieme al presidente del Quartiere 2 e consigliere speciale del sindaco alle tradizioni popolari fiorentine Michele Pierguidi, monsignor Vasco Giuliani, Luciano e Ricciardo Artusi e alļ'artigiano Paolo Penko.

Il 'Braccio fiorentino', detto anticamente 'braccio a panno', misurava 58,36 centimetri e si divideva in 20 soldi, il soldo in 12 denari, il denaro in 12 punti. Questa dimensione era generalmente applicata alla misurazione dei tessuti di lana, seta e lino, e corrispondeva più o meno alla lunghezza media dell’arto superiore di una persona adulta: il 'braccio', appunto. Spesso sorgevano discussioni circa la misurazione delle stoffe fatte misurare furbescamente dai lanieri a loro giovani garzoni - che avevano ovviamente il braccio più corto - dando adito a contestazioni quando, controllate e rimisurate dagli acquirenti, si riscontrava la difformità della lunghezza.

Affinché la corretta unità di misura venisse rispettata, fu deciso di realizzare barre di ferro o di bronzo della lunghezza di 58,36 centimetri (cioè del braccio) da affiggere nei mercati e nei luoghi dove erano specialmente concentrate le botteghe dei lanieri. Via dei Cerchi era una di queste e al numero civico 5, alloggiava l’esatta misura metallica del braccio fiorentino usata per gli opportuni riscontri.Per realizzare la nuova barra c'è voluto circa un anno di lavoro che ha visto Paolo e Alessandro Penko, Luciano e Ricciardo Artusi effettuare una serie di sopralluoghi e studi preparatori.

"Il riposizionamento del 'Braccio fiorentino', con una preziosa lavorazione, è un momento importante - ha dichiarato l'assessora alle cultura della memoria Maria Federica Giuliani - perchè in via dei Cerchi rivive una significativa traccia di quello che era il nostro passato, che è la storia della nostra identità e della nostra cultura. A Firenze anche quelli che sembrano degli anonimi solchi nel muro possono rivelarsi testimonianze di rilevanza storica da valorizzare e conservare"."Quello del braccio fiorentino – ha spiega il consigliere Pierguidi – è il primo degli interventi di recupero delle tradizioni fiorentine a cui stiamo lavorando con Luciano e Ricciardo Artusi.

Ce ne sono altre che ora porteremo avanti".Nel Granducato di Toscana si usò la misura del 'Braccio fiorentino' dal 1781, unificata a tutto il territorio, fino a quando con l’annessione al governo del re Vittorio Emanuele II, l’antiquato e scomodo sistema fu sostituito con quello metrico decimale.

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