Boati nel cielo: rotta barriera del suono per intercettare un volo francese

Il Colonnello Urbano Floriani è intervenuto ai microfoni dell'emittente dell’Università Niccolò Cusano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2018 16:50
Boati nel cielo: rotta barriera del suono per intercettare un volo francese

 Due forti boati sono stati uditi nel Nord Italia, ed immediata è stata la ricerca di notizie sui social con la conseguenza che i risultati trovati on line hanno prodotto numerose letture su articoli datati relativi ad incidenti aerei, aeroporti ed aeronautica.  Avere un database ricco di notizie, com'è il caso di Nove da Firenze, può produrre queste anomalie ed è per questo motivo che mantenere la data degli artiucoli bene in vista può tornare utile ai lettori del web.Proprio l'Aeronautica è intervenuta per spiegare l'accaduto. I boati sono stati causati da due Eurofighter dell'Aeronautica Militare che hanno rotto la barriera del suono per intercettare un aereo di linea francese che aveva compiuto una manovra sospetta.

“Il velivolo francese aveva perso il contatto radio proprio mentre c’era un transito di competenza del Controllo" – ha spiegato Floriani a Radio Cusano Campus. "Ciò ha innescato la normale procedura a garanzia della sicurezza dei nostri cieli e dall'Aeronautica Militare sono stati fatti decollare due Eurofighter per intercettare il volo francese. I due velivoli, dato che era stato perso improvvisamente il contatto radio, hanno richiesto che si riducessero al minimo i tempi di intervento ed è per questo che hanno accelerato superando la barriera del suono.

Ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e di temperatura hanno amplificato la propagazione dell’onda rendendola particolarmente udibile al suolo. Questo a testimoniare la prontezza e la reattività della coppia d’allarme del nostro sistema di difesa aerea. In questi casi si applica un protocollo standard. Se il velivolo ha perso il contatto radio possiamo immaginare che abbia un problema di comunicazione, allora ci sono dei segnali visivi. I velivoli di supporto si avvicinano, si fanno vedere dal comandante dell’aereo in difficoltà e con dei segnali visivi lo dirigono o lo aiutano a risolvere il problema stesso”.

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