Swap, l'opposizione lancia l'allarme, il bilancio del Comune rischia il crack?

PdL: "Il mark to market ha raggiunto gli 84 milioni di euro, si prospetta una voragine per i conti del Comune". Stella:"In soli 4 mesi persi quasi 20 milioni di euro, dal 2008 ad oggi oltre 70 milioni di euro. Ecco la scommessa del Comune di Firenze"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2012 15:18
Swap, l'opposizione lancia l'allarme, il bilancio del Comune rischia il crack?

"Da una nota inviatami dagli uffici comunali emerge un dato inquietante, il mark to market ad agosto 2012 ha raggiunto la stratosferica cifra di € 84.539.801, una cifra mai toccata prima e che prospetta una vera voragine nei conti del Comune di Firenze". Lo rende noto il gruppo del PdL . "Il mark to market - ha detto il capogruppo Marco Stella - , ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro, nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggi ad agosto 2012 scopriamo che è arrivato a 84 milioni di euro.

Il dato è veramente preoccupante; in soltanto 4 mesi abbiamo perso quasi 20 milioni di euro, se poi il calcolo lo facciamo in un periodo più lungo ci rendiamo conto come dal 2008 ad oggi, in soli 4 anni, abbiamo perso 70 milioni di euro. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%.

Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5 milioni di euro, nel 2010 oltre 10 milioni; nel 2011 più di 9 milioni di euro, e nel 2012 oltre 8 milioni di euro,più di 30 milioni in quattro anni. Inoltre nel marzo 2012 il Comune di Firenze ha affidato ad una società una consulenza tecnico-finanziaria sui contratti in derivati per € 14.459. Ci chiediamo perché una nuova consulenza? Il Comune di Firenze aveva già affidato nel dicembre del 2010 ad un avvocato del foro di Milano, avvocato Iaquinta, una consulenza esterna della durata di 120 giorni per € 24.957, al fine di accertare se i contratti in derivati sottoscritti dal comune sono regolari. L’avvocato ha addirittura steso per il Comune di Firenze una copiosa relazione, molto dettagliata dove denunciava come il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi quindi missioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro.

Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di 23.528.246 euro di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbero potuto benissimo essere risparmiate. Che fine ha fatto la relazione di Iaquinta? Oggi non è ritenuta piu attendibile? Dopo aver speso nel 2011 oltre 300 mila euro di consulenze per la vicenda degli swap, ci aggiungiamo altri 14 mila euro. Perché una nuova consulenza? A cosa serve? Purtroppo - ha concluso il gruppo PdL - ancora una volta i fatti ci danno ragione, sono anni che denunciamo la questione legata agli swap, ora serve la massima chiarezza.

Occorre fare chiarezza e dire a che punto siamo, ma soprattutto quali sono le prospettive e le intenzioni di questa amministrazione. E' intenzione di questa amministrazione trovare una soluzione trattando con le banche? E quali sono i termini della trattativa? Ancora oggi troppe sono le incertezze sulla stipula dei contratti in derivati che pesano sulle casse del comune e sui fiorentini, occorre mettere un punto fermo. Siamo seriamente preoccupati per le ripercussioni che potrebbe avere tutta la vicenda sul bilancio del Comune abbiamo sempre sostenuto che scommettere i soldi dei fiorentini era un vero errore, ora i fatti ci danno ragione"

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