Carenza negli organici per l’anno scolastico 2012-2013

L’assessore all’educazione Di Giorgi: «Necessità di ricorrere alle cooperative sociali, ma garantiti tutti i servizi alle famiglie». Grassi e De Zordo: “Il Comune prosegue nell’esternalizzazione delle strutture e precarizza gli educatori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2012 21:53
Carenza negli organici per l’anno scolastico 2012-2013

«Come già annunciato e in linea con il processo di riorganizzazione intrapreso già nell’anno educativo in corso, che ha riportato 36 nidi di cui 2 centri gioco totalmente in gestione diretta, il Comune procederà all’appalto del nido Strigonella, che si trova nella stessa struttura del nido Dragoncello già in appalto in questo anno educativo». Lo ha detto l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, da una domanda di attualità.

Secondo l’assessore è «ormai obbligata la scelta di procedere ad ulteriori esternalizzazioni di strutture per la prima infanzia» vista «l’attuale normativa, considerate le necessità di sostituzioni del personale in uscita per esoneri e pensionamenti, e valutato come prioritario per l’amministrazione il mantenimento del livello dei servizi offerti alle famiglie, che altrimenti rischierebbero di veder venire meno un supporto essenziale, con grave danno soprattutto per molte madri lavoratrici».

«Gli uffici – ha precisato Rosa Maria Di Giorgi – gli uffici stanno valutando le varie possibilità e appare quindi prematuro indicare quali asili nidi possano essere eventualmente interessati da un’esternalizzazione». «Per quanto riguarda le sostituzioni del personale degli asili nido – ha proseguito – risulta per noi imprescindibile il rispetto dei parametri previsti dalle vigenti normative per il rapporto numerico educatori/bambini. Inoltre le norme introdotte dal decreto ‘milleproroghe’, modificato dall’approvazione di uno specifico emendamento, che permette limitatamente al 2012 il ricorso alle assunzioni a tempo determinato in deroga al tetto del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009, ci consentono di avere un plafond di risorse disponibili per le sostituzioni del personale degli asili nido».

«Per quanto riguarda il mese di luglio – ha risposto l’assessore all’educazione – occorre precisare che il servizio per mese di luglio è un servizio aggiuntivo che non rientra nel calendario educativo. L’amministrazione sta lavorando ad una revisione complessiva del servizio prestato anche attraverso un’appropriata razionalizzazione delle strutture e risorse, che ci portano ad ipotizzare la prosecuzione del servizio per 2 settimane nel corso dello stesso mese di luglio». «Quanto alla graduatoria degli educatori asili nido – ha concluso l’assessore Di Giorgi – è utilizzata nel rispetto di quanto previsto dal regolamento sulle modalità di assunzione all’impiego.

Le persone sono contattate secondo l’ordine di graduatoria fino al reperimento delle unità necessarie mediante telegramma. L’articolo 35 di questo regolamento prevede la possibilità di assumere anche per periodi inferiori ai 45 giorni qualora la necessità di sostituzione si verifichi in prossimità della chiusura dei servizi scolastici ed educativi. In questo periodo si può essere verificato il ricorso a contratti brevi in attesa della definizione dell’assetto normativo del Milleproroghe, con le implicazioni ad esso connesse per l’assunzione di personale a tempo determinato.

Il regolamento prevede la validità di un anno della graduatoria e la possibilità annualmente di prorogarla ad insindacabile giudizio dell’amministrazione. Ai fini di una razionalizzazione delle spese, il Comune intende prorogarla». “L’Amministrazione continua ad esternalizzare le strutture degli asili nido, confermando oggi che sono 4 le strutture comunali che passeranno in gestione a cooperative dal prossimo settembre”. Lo affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo che proseguono: “il Comune precarizza il lavoro di personale a tempo determinato, trasformando gli educatori assunti per lunghi periodi e con contratti da 45 giorni di lavoro nell’arco di 3 mesi, in personale che può sostituire ogni giorno un educatore diverso in una sede ogni volta differente.

Ci sono pervenute continue e ripetute segnalazioni riguardo alla violazione del rapporto, previsto per Legge, tra il numero dei bambini presenti nelle sezioni e quello degli educatori e del personale impegnato nell’asilo nido: è assai grave che in questo modo si rischi di venire meno alle prescrizioni di Legge e ad un peggioramento della qualità, fino a qualche anno fa di particolare eccellenza, del servizio offerto ai propri cittadini.” “Ribadiamo il nostro sostegno al presidio degli educatori degli asili nido del Comune di Firenze che si è svolto oggi, durante il Consiglio comunale, sotto Palazzo Vecchio – concludono Grassi e De Zordo –.

Crediamo che ci sia la possibilità di un modello ambizioso per la gestione degli asili nido che non veda il pubblico delegare, con le ennesime esternalizzazioni, al privato le competenze in materia dei servizi educativi nella fascia d’età 0-3 anni”.

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