Presidio dei lavoratori Seac di Calenzano davanti alla Provincia

L’azienda ha palesato di essere in fase di valutazione di tutti i possibili scenari che possano garantire il proprio rilancio con l’eventuale ingresso anche di nuove risorse economiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2012 19:07
Presidio dei lavoratori Seac di Calenzano davanti alla Provincia

I lavoratori della Seac oggi, martedì 17 gennaio, si sono raccolti in via Cavour davanti alla sede della Provincia di Firenze per avere risposte. Dalla proprietà trapela la notizia: forse un acquirente Cassa integrazione ordinaria, 5 mesi senza stipendio ed un futuro più scuro. Si è riunito infatti all’assessorato al lavoro della Provincia di Firenze il tavolo di crisi dell’azienda Seac di Calenzano. Alla presenza dell’assessore provinciale al lavoro, Elisa Simoni, si sono incontrati i rappresentanti dell’azienda, (il Direttore Generale della SEAC, Sandro Scagnoli e Salvatore Salvatore, in qualità di procuratore dell’azienda) e l’Rsu aziendale, assistita dalla Fiom Cgil.

All’incontro erano presenti anche un funzionario della Regione Toscana e l’assessore Maria Pia Bonato per il Comune di Calenzano. Durante l’incontro l’azienda ha ufficialmente illustrato il Piano Industriale per il triennio 2012 - 2014 mettendo in evidenza la volontà di continuare a svolgere la propria attività sul territorio provinciale; inoltre ha palesato di essere in fase di valutazione di tutti i possibili scenari che possano garantire il proprio rilancio con l’eventuale ingresso di nuove risorse economiche.

La Provincia di Firenze e la Regione Toscana si sono rese disponibili ad intervenire qualora, concretamente, si realizzi questo scenario, valutando tutti gli strumenti idonei previsti dalla normativa vigente. La vertenza a questo punto tornerà al tavolo procedurale che ha già fissato di incontrarsi il prossimo 27 gennaio; la priorità della discussione sarà incentrata sull’individuazione e sull’utilizzo di un idoneo ammortizzatore sociale che possa garantire un immediato sostegno al reddito ai lavoratori e sulle modalità che l’azienda dovrà mettere in atto per corrispondere le retribuzioni non ancora erogate ai lavoratori.

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