Corteo in solidarietà dei sottoposti alle misure cautelari

Il corteo che ha sfilato per le vie cittadine "in solidarietà con i compagni sottoposti a misure cautelari" ha visto la partecipazione di numerosi studenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2011 13:35
Corteo in solidarietà dei sottoposti alle misure cautelari

Un corteo di 1500 persone, secondo gli organizzatori, formato da realtà studentesche, centri sociali, realtà politiche e sindacali cittadine ha sfilato per le strade fiorentine in solidarietà con le 22 persone sottoposte a misure cautelari nei giorni scorsi. "I 22 sono quasi tutti studenti - fanno sapere gli organizzatori - “rei” di aver partecipato attivamente alle manifestazioni del 2009-2010 contro la riforma Gelmini e per il diritto allo studio, contro l’apertura di Casapound, contro il progetto di un CIE in Toscana o la presenza dell’On.

Santanchè al Polo di Novoli". Durante il corteo, partito da piazza S.Marco," oltre alla solidarietà nei confronti dei compagni costretti ai domiciliari o agli obblighi di firma, sono stati attaccati striscioni e fatti interventi contro la privatizzazione della scuola e dell'università, contro il governo Berlusconi per le sue politiche antipopolari e la sua partecipazione alla nuova guerra imperislista contro la Libia". In via Valfonda, alla sede degli industriali, è stato appeso uno striscione con scritto "Basta morti sul lavori.

Padroni assassini". Il corteo si è concluso in piazza Bambini e Bambine di Beslan, sede della rassegna Terra Futura, dove è stata portata la solidarietà di tutto il corteo alla tendopoli costruita nella mattinata da diverse realtà antirazziste fiorentine per porre la questione della tutela e dell'ospitalità di profughi e richiedenti asilo in città. "Il corteo ha dimostrato - concludono i partecipanti - che quest'inchiesta non è solo un problema di coloro che oggi sono costretti ai domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma, nè degli indagati o delle realtà di cui fanno parte, ma di tutti coloro che, in questi anni, hanno partecipato e sostenuto le lotte degli studenti, dei lavoratori, degli immigrati, contro lo scempio ambientale e che ritengono che diritti e libertà vadano difese, rispondendo alla repressione con il rafforzamento di quei legami che vogliono spezzare"

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