Demolizioni al Poderaccio e all'Olmatello

Sono iniziate questa mattina le operazione di demolizione di alcune strutture fatiscenti nei campi del Poderaccio e dell'Olmatello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2011 19:36
Demolizioni al Poderaccio e all'Olmatello

Firenze - Sono iniziate martedì mattina le operazioni di demolizione di strutture fatiscenti nei campi rom del Poderaccio e dell'Olmatello a Firenze. Agli interventi, predisposti dalla direzione servizi tecnici, hanno assistito gli assessori alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi e l’assessore alle manutenzioni Massimo Mattei e i presidenti dei Quartieri 4 e 5 Giuseppe D’Eugenio e Federico Gianassi. Al campo del Poderaccio sono state abbattute due costruzioni disabitate da tempo e in stato di degrado, delle vere e proprie case di legno fatiscenti e con pareti sfondate e pericolose per gli ospiti del campo.

La spesa prevista per l'abbattimento è di 17.997 euro. All’Olmatello le strutture la cui demolizione è iniziata questa mattina sono cinque. Non si tratta di casette sul modello del Poderaccio, ma di strutture mobili fortemente carenti sul piano igienico-sanitario e, anche in questo caso, disabitate da tempo. Prevista anche la demolizione di alcune tettorie realizzate con materiali di risulto. Per l’intervento sono stati stanziati 20.000 euro. “Le demolizioni iniziate questa mattina sono un nuovo ulteriore importante passo verso lo smantellamento dei due campi nomadi – dichiara l’assessore Saccardi – .

Un obiettivo di legislatura che stiamo perseguendo sempre nel rispetto dei diritti delle persone e soprattutto dei minori. Voglio infatti precisare che i nuclei familiari che un tempo alloggiavano nelle strutture in via di demolizione hanno già trovato un’altra sistemazione”. Ovvero sono entrati nel percorso di assegnazione di un alloggio popolare, hanno accettato un contributo per affittare un’abitazione sul libero mercato o hanno preferito andarsene. “Con questi interventi – aggiunge l’assessore Mattei – vogliamo da un lato rimuovere situazioni di insicurezza determinate dalla presenza di queste strutture fatiscenti; dall’altro, visto che sono vuote, evitare la possibilità che vengano occupate da persone che non hanno titolo a risiedere nei campi e che quindi andrebbero ad incrementare il numero degli ospiti”.

Un numero che l’Amministrazione comunale non ha intenzione di ritoccare verso l’alto, soprattutto in vista dello smantellamento graduale ma totale dei campi. “Questi abbattimenti rappresentano un chiaro segnale delle nostre intenzioni – precisa ancora l’assessore Saccardi – ovvero la demolizione graduale ma definitiva dei campi. Alle famiglie che vi risiedono e che sono in regola offriremo un percorso alternativo, per chi invece non ha titolo ad abitare negli insediamenti scatteranno presto gli sgomberi”.

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