Eternit all'ex Fornace Montecchi

La Guardia di Finanza ha provveduto a porre sotto sequestro l'area dell'ex stabilimento Fornace Montecchi, nella località di Troghi (Rignano sull'Arno), di proprietà della Luxor immobiliare che ha sede a Calenzano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2010 15:45
Eternit all'ex Fornace Montecchi

La Guardia di Finanza ha provveduto a porre sotto sequestro l'area dell'ex stabilimento Fornace Montecchi, nella località di Troghi (Rignano sull'Arno), di proprietà della Luxor immobiliare che ha sede a Calenzano. All'interno della fornace erano state abbandonate circa 13 mila metri quadrati di onduline di eternit contenenti amianto. Sulla questione è stata posta in Consiglio provinciale una domanda d'attualità da parte del gruppo di Rifondazione comunista, alla quale ha risposto l'assessore provinciale all'Ambiente. L’Amministrazione Provinciale fu interessata alla vicenda dal Comune di Rignano il 19 gennaio 2009.

Si segnalavano criticità presenti nell’area dell'ex fornace Montecchi, ubicata a Troghi. La Provincia ritenne necessario procedere a un sopralluogo congiuntamente alle altre autorità preposte al controllo e il 30 gennaio del 2009 fornì la propria disponibilità per accertare i rischi alla salute pubblica. Il Comune di Rignano, per parte sua, comunicò di avere già preso accordi a riguardo con l'Arpat e che il sopralluogo congiunto di tecnici del Comune e di Arpat risultava più che sufficiente allo scopo.

Si è giunti dunque al sequestro dell’area, operato dalla Guardia di Finanza nei giorni scorsi. A quanto consta alla Provincia, il problema principale sarebbe legato alla presenza di cemento amianto. La competenza di qualunque procedimento rispetto a questi casi è in capo all’Amministrazione comunale di Rignano e all’Azienda sanitaria. Se vi sono particolari situazioni che ci verranno comunicate in ordine al superamento di parametri di sicurezza, sarà nostro compito emettere una specifica ordinanza.

Al momento la manifattura Montecchi risulta inserita nel censimento dei siti potenzialmente contaminati e da bonificare rilevati nel Piano provinciale per la gestione dei rifiuti.

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