Ancora un pareggio per la Fiorentina. Una noiosa partita da fine stagione.

Un possesso palla sterile non basta a battere il Palermo. Emozione per il saluto a Pasqual e per il ricordo del primo Scudetto. Brillano solo Zarate e Borja. Un punto che qualifica i Viola in Europa League.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
08 maggio 2016 23:09
Ancora un pareggio per la Fiorentina. Una noiosa partita da fine stagione.

Una partita noiosa che ha avuto un prologo emozionante nel ricordo del primo Scudetto: un omaggio a Narciso Parigi e al suo inno Viola, la presenza in tribuna di tre protagonisti di quella squadra quali Sarti, Magnini e Orzan, le immagini sul maxischermo dello stadio del campionato 55/56.Una bella coreografia della Fiesole faceva prevedere una gara degna delle attese dei tifosi.Purtroppo sin dall'inizio la partita assomiglia alle ultime gare giocate al Franchi. Mentre il Palermo bada soprattutto a difendersi, i Viola esercitano un possesso palla asfissiante, senza riuscire a pungere.

A dispetto dello schieramento offensivo proposto da Sousa (Bernardeschi, Ilicic, Zarate e Kalinic) i Viola non tirano in porta. Al diciannovesimo un errore clamoroso della difesa siciliana offre a Kalinic un gran pallone d'oro ma il croato, forse sorpreso dall'errore dell'avversario, tira debolmente ed è facile la parata di Sorrentino. Questi i due episodi salienti in un primo tempo avaro d'emozioni

Nella ripresa la Fiorentina continua col possesso palla, ma gioca sotto ritmo, e non crea grandi apprensioni al Palermo. I Rosanero cercano il punto salvezza, i Viola la certezza dell'Europa League. Ambedue le squadre cercano il pareggio, piove sul Franchi e gli spettatori combattono una noia più fastidiosa della pioggia. Sousa cambia Ilicic con Mati Fernandez. Al tredicesimo l'anarchico Zarate, il più brillante dei Viola, conquista palla e serve Kalinic che sfortunatamente coglie il palo.

Due minuti dopo esce Pasqual e tutto lo stadio gli tributa una vera e propria “standing ovation”. E' l'ultima gara in viola per il “capitano” che appare visibilmente commosso, mentre la curva “Fiesole” gli dedica cori e applausi. A parte generosi ma inefficaci tentativi dei Viola, non succede molto fino alla fine di una gara che non ha mai, realmente abbandonato il ritmo blando da partita uggiosa. La Fiorentina conquista il punto che mancava per l'Europa League A fine gara i tifosi intonano: ”Bisogna spendere per vincere”. I compagni di squadra e tutto lo stadio festeggiano Pasqual.

Un giusto omaggio a un giocatore che in undici anni a Firenze s'è fatto amare e stimare da tutti.

Manuel Pasqual, visibilmente commosso dichiara a fine partita: "Sono abituato a guardare avanti, avevo chiesto chiarezza alla società prima della partita di oggi. Devo dire grazie a Firenze e alla famiglia Della Valle. Non è stato semplice andare sotto la curva, mi sono molto commosso. C'è poco altro da aggiungere, basta la mia faccia. Futuro in viola? La mia città è questa, qui c'è la mia vita. Vedremo cosa succederà quando smetterò di giocare. Il ricordo più bello è quello di oggi, le emozioni odierne non me le toglierà nessuno e non se le scorderanno nemmeno i miei figli e mia moglie".

Questo il pensiero di Paulo Sousa in sala stampa: "I fischi dei tifosi li dobbiamo rispettare, loro fanno dei sacrifici per essere vicini a noi. Non vorremmo mai ricevere fischi, per farlo dobbiamo solo vincere. Il futuro? Sono molto soddisfatto che Cognigni rappresenti la proprietà qui con noi. Io darò le mie indicazioni e ognuno si assumerò le responsabilità dei propri ruoli. Partiamo da una buona base, se molti giocatori rimangono a Firenze. Voglio lavorare su alcune varianti tattiche, per essere un po' più imprevedibili Mercato? Se possiamo avere giocatori tecnici e di gamba sarebbe perfetto.

Vogliamo dare continuità per migliorarci e per crescere. La Coppa Italia? Faccio il tifo per il calcio, sperando che il risultato sia a nostro favore. C'è da rinnovare tanto o poco nella rosa? Voglio avere uno spazio di crescita continua. Se non siamo riusciti a migliorare alcuni elementi è colpa nostra, non dei giocatori. Aspettiamo il mercato, poi prenderemo le decisioni tattiche. Percentuale di felicità? Se guardo l'inizio della stagione sono molto felice, c'era tanto scetticismo intorno a noi e invece possiamo giocare ancora in Europa.

Poi è chiaro che la percentuale si abbassa per le aspettative che abbiamo creato fino ad un certo punto della stagione".

Fiorentina 0-Palermo 0

FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo, Astori, Pasqual (15' st Alonso); Borja Valero, Badelj (41' st Vecino); Bernardeschi, Ilicic (10' st Mati Fernandez), Zarate; Kalinic. Allenatore: Sousa

PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Cionek, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Hiljemark (28' st Jajalo), Maresca, Morganella; Vazquez (43' st Chochev); Gilardino, Trajkowski (15' st Quaison). Allenatore: Ballardini

Arbitro: Orsato di Schio

Note: ammoniti Gonzalez, Pasqual, Trajkowski, Zarate, Borja Valero

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