Amianto: Arpat spiega agevolazioni per la bonifica

Spese sostenute nel 2016 per interventi di bonifica dell'amianto dei beni e strutture produttive

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2016 17:12
Amianto: Arpat spiega agevolazioni per la bonifica

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17 ottobre 2016 il Decreto ministeriale del 15 giugno 2016 che stabilisce le modalità attuative del credito d'imposta per interventi di bonifica di amianto. Il provvedimento rientra nel Collegato Ambientale di promozione della green economy promosso dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 221.

La domanda dovrà essere presentata dal 16/11/2016 al 31/3/2017 al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare esclusivamente mediante la piattaforma informatica che sarà resa accessibile sul sito www.minambiente.it. L'agevolazione è riconosciuta in base all'ordine di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi previsti in 17 milioni di euro.

Il credito d'imposta spetta solo se la spesa complessiva sostenuta per il progetto di bonifica ammonta ad almeno 20.000 euro. Sono ammesse le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% della spesa totale e comunque non oltre i 10.000,00 euro per ciascun progetto di bonifica.

Sono ammissibili gli interventi di rimozione e smaltimento dell'amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive fino ad un massimo di 400.000 euro.

Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di cui la prima è utilizzabile dal 1/1/2017.

Entro 90 giorni dalla data di presentazione il Ministero comunica all'impresa l'esito della domanda.

Amianto in edifici pubblici

Per gli edifici pubblici il decreto firmato dal Ministro dell'Ambiente fissa i criteri per l'assegnazione delle risorse, 5,536 milioni di euro per il 2016 e 6,018 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018, destinate al fondo per la progettazione degli interventi di bonifica dei beni contaminati da amianto istituito dal Collegato Ambientale.

Destinatari di questa misura saranno gli edifici pubblici che hanno coperture e manufatti in cemento amianto da rimuovere e smaltire.

I contributi saranno concessi in proporzione tra il 50 e il 100% del costo, al netto dell'Iva, in base ad una graduatoria annuale delle richieste ammesse al contributo con la relativa percentuale di ammissione redatta dal ministero dell'Ambiente secondo dei criteri di priorità.

Tra questi costituisce titolo preferenziale la loro collocazione in un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi giochi, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi.

Prospettiva Europa: Amianto zero

La prospettiva europea è di eliminare l'amianto esistente: questo è quanto prevede la risoluzione del Parlamento europeo del 14/3/2013 sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto.

Le agevolazioni introdotte dal Governo italiano potranno accellerare la rimozione delle coperture e manufatti in cemento amianto ancora molto diffusi sul territorio nazionale e ridurre le conseguenze dannose ed impattanti degli eventi atmosferici anomali o intensi come i nubifragi degli ultimi anni.

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