Al Tignano Festival si discute di libertà d'informazione

Venerdì 14 luglio alle ore 21.30 un incontro dibattito con Carlo Bartoli tra i relatori sul caso di Julian Assange

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2023 23:13
Al Tignano Festival si discute di libertà d'informazione

BARBERINO TAVARNELLE (Fi) - Il 2022 è stato un anno nero per i giornalisti e la libertà di stampa: sono stati 86 i reporter uccisi, per lo più al di fuori delle zone di guerra. E' quanto mai necessaria la libertà di espressione ma l'Italia, nonostante abbia recuperato 17 posizioni nella classifica mondiale annuale pubblicata da Reporter sans frontieres a maggio, si attesta solo al 41/o posto. Lo stesso presidente americano Joe Biden ha affermato che "nessun giornalista dovrebbe rischiare la propria vita per la ricerca della verita".

La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia, perché il libero convincimento che porta al voto e alla sovranità elettorale dei popoli si determina attraverso la formazione dell'opinione pubblica, ma l'opinione pubblica si forma se c'è libertà di espressione. In molti Paesi ci si continua a interrogare sui motivi che hanno causato l'arresto del giornalista e attivista australiano Julian Assange, attualmente detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito. Su di lui pende una richiesta di estradizione degli Usa per accuse che derivano direttamente dalla pubblicazione di documenti segreti nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks, l’organizzazione di cui è cofondatore e caporedattore, rischiando fino a 175 anni di carcere negli Stati Uniti per spionaggio e per aver rivelato documenti secretati relativi a presunti crimini di guerra commessi dall’esercito americano.

Il Comitato Culturale Tignano ha messo così l'attenzione sul caso Assange e, in occasione della 34°esima edizione del Tignano Festival per l'Ambiente e l'Incontro tra i Popoli, ha organizzato un incontro dibattito sul caso, divenuto ormai simbolo di un moto di giustizia planetario. Venerdì 14 luglio dalle ore 21:30 il palco del Castello di Tignano avrà il piacere di ospitare: Berenice Galli, giornalista indipendente e attivista; Gemana Leoni, giornalista e saggista; Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Proprio Bartoli, qualche mese fa, ha insignito Julian Assange della tessera ad honorem dell’Ordine dei giornalisti come atto simbolico di vicinanza e sostegno a lui e alla libertà di stampa: "Se una corte inglese deciderà di estradarlo negli Usa, in Inghilterra – che è stata la culla del diritto di cronaca – si celebrerà il funerale della libertà di informazione”. L'ingresso all'incontro è libero.

Berenice Galli è stata l'unica giornalista italiana a seguire il processo a Julian Assange da Londra e ha intervistato in esclusiva italiana molte volte il padre John Shipton. Porta avanti da anni le campagne “Assange libero per le nostra libertà”.

Germana Leoni è stata reporter dal Sud-est asiatico per il Il Giornale di Indro Montanelli e, dopo l’abbandono del direttore, per L’Indipendente di Vittorio Feltri. Dal Sud-est asiatico ha coperto la guerra civile di Cambogia, dove ha avuto in Tiziano Terzani un amico e un maestro d'eccezione. Ha collaborato con settimanali come Panorama e Il Borghese, con la radio tedesca Westdeutscher Rundfunk, con il periodico tedesco Greenpeace Magazine (Amburgo) e con la Voce del Ribelle di Massimo Fini. È coautrice di Schmutzige Geschaefte und Heiliger Krieg (Pendo Verlag) e Somalia (Editori Riuniti), autrice di Bush and Bush (Editori Riuniti), Rapporto Medusa (Mursia), Lo Stato Profondo (Imprimatur) e Julian Assange. Niente è come sembra. (Nexus Edizioni).

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