Aeroporti toscani: accelerare la tutela dall’inquinamento acustico

L’assessora all’Ambiente Monia Monni ha risposto all’interrogazione di Giovanni Galli (Lega)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2024 10:50
Aeroporti toscani: accelerare la tutela dall’inquinamento acustico

Firenze –“Il Vespucci di Firenze è un’infrastruttura di interesse nazionale” e la “Regione Toscana ha richiesto al Governo la sollecita conclusione del procedimento di approvazione del piano di contenimento e abbattimento del rumore per realizzare le misure di contenimento necessarie per rientrare nei limiti acustici”. Così l’assessora regionale con delega all’Ambiente Monia Monni ha risposto in Aula all’interrogazione di Giovanni Galli (Lega) in merito alla tutela dall’inquinamento acustico negli aeroporti toscani.

Monni ha ribadito che la Regione “ha collaborato con il Ministero competente per aggiornare il quadro conoscitivo, attraverso la consultazione preventiva dei Comuni interessati”. La Regione continuerà a collaborare con “l’obbiettivo di arrivare ad una rapida approvazione del piano e alla realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza acustica delle popolazioni attualmente impattate dal rumore”. Infine, l’assessora ha ribadito che il ministero ha inoltrato una richiesta di integrazioni che il gestore dovrà fornire entro il 29 febbraio prossimo.

“Mi sorprende che sia stata fatta una richiesta al Governo centrale oggi, dopo che le problematiche dell’aeroporto hanno più di 30 anni – ha affermato il consigliere Giovanni Galli – e prima di arrivare al compimento della realizzazione dell’aeroporto ci vorranno 4 o 5 anni”. Galli ha ricordato che “l’aeroporto di Firenze, in questi anni, ha fatto una nuova torre di controllo, una stazione polizia, una stazione della guardia di finanza, il piazzale ovest, la mensa per Adf, la barriera anti rumore in prossimità della testata della pista 23, l’aggiunta operativa degli airbus A319”, “per cui – ha detto - gli interventi che facevano parte della Via (valutazione d’impatto ambientale) del 2003 sono stati fatti”. Galli ha ribadito che “nell’ultimo mese ci sono stati più di 20 sforamenti notturni” e che “occorre risolvere questo problema”, “noi siamo soci e organo di controllo”, conclude.

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