Alla Galleria Mentana le foto di Marco Garofalo

Un artista eclettico che utilizza l'obiettivo come mezzo per raccontare il suo mondo fatto di corpi femminili intrecciati a nature morte, talvolta impreziositi da segni di pennello o da intriganti giochi di luce.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2009 12:49
Alla Galleria Mentana le foto di Marco Garofalo

Venticinquenne nativo di Napoli, Marco Garofalo presenta una sintesi delle sue opere d'arte alla Mostra “Contempor Art 2009”, esibendole fino al 18 novembre alla Galleria Mentana di Firenze. Uno stile inconfondibile quello di Marco: le sue opere rapiscono immediatamente lo spettatore per intraprendere un viaggio che parte dalla napoletanità delle sue origini e che fino a scrutare i lati più o meno oscuri della sua personalità e del modo di vedere, nonché d’intendere, il mondo che gli appartiene.

Un artista eclettico che utilizza l'obiettivo come mezzo per raccontare il suo mondo fatto di corpi femminili intrecciati a nature morte, talvolta impreziositi da segni di pennello o da intriganti giochi di luce. Ha tanti punti di riferimento, come Totò, Andy Whorol, Cartier Bresson, Fellini, Troisi, Sofia Loren, Alberto Sordi, Marilyn Monroe, Carosone… e tutte queste fonti d’ispirazione, non fanno altro che alimentare le sue creazioni, che lo stanno portando ad affermarsi anche in campo internazionale. Le sue creazioni suscitano emozioni anche in un pubblico meno attento; riuscendo così a farsi apprezzare con estrema naturalezza. Vive in simbiosi con la sua macchina fotografica: scatta foto per vocazione, si emoziona, soffre, gioisce, ama, odia, si lascia travolgere fin nell’intimo da quello che vede, ed è proprio nell’istante esatto di massima sublimazione, che si realizza la sua Opera. Nella sua presentazione fatta, è il caso di dirlo, di flash sul proprio istinto personale, dove non tralascia sorriso e pianto afferma: "Io ho ancora bisogno di qualcuno che mi guardi negli occhi con sincerità".

Curioso come un fotografo che spia attraverso l'obiettivo gli spigoli del mondo, interpretando senza essere visto le frequenze della luce, possa cercare in realtà lo sguardo altrui. Anche questo è Marco Garofalo. di Antonio Lenoci

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