''I 40 km/h sul Ponte all’Indiano non aveva a che vedere con le multe''

Così la consigliera Albini: "La scelta dei 40 all’ora sul Ponte all’Indiano non aveva niente a che vedere con le multe, né con il fare cassa, ma era un limite determinato dai lavori in corso sul Ponte e che riguardavano la messa in sicurezza dei giunti".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2009 19:22
''I 40 km/h sul Ponte all’Indiano non aveva a che vedere con le multe''

“La scelta dei 40 all’ora sul Ponte all’Indiano non aveva niente a che vedere con le multe, né con il fare cassa, ma era un limite determinato dai lavori in corso sul Ponte e che riguardavano la messa in sicurezza dei giunti. A lavori finiti si può ripristinare anche il limite preesistente dei 70 chilometri orari”. E’ quanto ha voluto specificare la consigliera del Pd in Palazzo Vecchio Tea Albini che aggiunge: “Dispiace vedere che nella rete civica non è più visibile il bilancio di mandato.

Se si guarda ai verbali di infrazioni al codice della strada si vede che del totale delle multe elevate nel 2008 e cioè 805.877 solo il 34 per cento riguarda i residenti a Firenze, mentre il 55 per cento sono multe elevate a residenti fuori comune e il 10,67 ad abitanti all’estero. “Al di là delle scelte più o meno condivisibili – ha aggiunto la consigliera Albini – valuteremo successivamente l’impatto sul bilancio, partiamo però dai dati e diamo informazioni corrette sulla cosiddetta vessazione nei confronti dei residenti a Firenze.” (lb)

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