Castello: si è attivata la commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale

Redazione Nove da Firenze
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11 dicembre 2008 18:41
Castello: si è attivata la commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale

Firenze, 11 dicembre 2008– La commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Erasmo D’Angelis, ha deciso di chiedere alla Giunta tutta la documentazione utile sulla vicenda di Castello: tutte le delibere e gli atti della Regione, dall’avvio delle procedure e dei primi accordi fino a oggi. E’ il primo passo dell’attività di verifica richiesta dall’assemblea. La decisione è stata presa oggi, durante la seduta della commissione, a seguito del mandato conferito dal Consiglio regionale, per il quale la commissione dovrà “verificare la compatibilità e sostenibilità delle scelte strategiche nell’area di Castello con gli strumenti di pianificaizone urbanistica e territoriale della Regione e con gli atti di indirizzo assunti dal Consiglio regionale in materia”.
"Mercoledì in Consiglio Regionale ho presentato una comunicazione sulla vicenda di Castello -spiega Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria Newsletter settimanale- Ho ritenuto che fosse importante farlo anche se la Regione Toscana non è coinvolta nell’inchiesta giudiziaria in corso.

Precisando che ci siamo sempre mossi nel nome dell’interesse collettivo con imparzialità e trasparenza. Sono questi i principi a cui ci siamo attenuti dal 1999 al 2008 sul tema della localizzazione del Centro direzionale della Regione. Fin dall’inizio del percorso per la localizzazione del centro direzionale siamo sempre rimasti saldamente ancorati a valutazioni di carattere strategico. Tale impostazione è ancora più valida oggi. La Regione svolgerà una funzione di regia nei confronti del Comune di Firenze e degli altri Enti locali interessati perché la scelta conclusiva sia fatta tenendo conto di tutti gli interventi previsti e della ‘gerarchia’ delle funzioni dell’area.

Riguardo alla richiesta del Pdl di istituire una commissione d’inchiesta sulla vicenda trovo che non sia né utile né necessaria: tutti gli atti sono già in mano ai consiglieri e a disposizione di tutti. Non solo. Da parte della Giunta c’è, se necessario, tutta la disponibilità ad approfondire ogni passaggio di questa vicenda. Del resto nessuna commissione del genere è stata attivata nemmeno da parte dell’amministrazione comunale direttamente coinvolta. Quello che indubbiamente esce dalla vicenda di Castello è che tutti gli Enti locali devono ricercare nelle decisioni che assumono un percorso maggiormente partecipato.

Penso che se in questa vicenda alcuni passaggi cruciali fossero stati sottoposti al confronto pubblico non avrebbero generato sospetti e polemiche".

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