Il paesaggio e il ruolo delle città: sfida culturale delle amministrazioni

Redazione Nove da Firenze
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16 settembre 2008 23:26
Il paesaggio e il ruolo delle città: sfida culturale delle amministrazioni

Si è tenuto oggi a Chianciano Terme il seminario di approfondimento “Il paesaggio e il ruolo delle città” organizzato da Anci Toscana e ANCI con la collaborazione dell’Anci Emilia Romagna. Nel corso della dibattito è stato fatto il punto sulle novità del Codice del Paesaggio, in seguito alle novità introdotte dal D.Lgs. 63/2008, e sui regolamenti regionali in materia. Mauro Tarchi, Sindaco di San Giovanni Valdarno, ha portato il punto dei vista dei comuni toscani: “Chi pensa oggi di tornare a un controllo centrale che toglie la potestà ai comuni sulle materie di governo del territorio non si rende conto che così facendo si rischia solo di tornare indietro.

Nel momento in cui si promuove la partecipazione come elemento di autocontrollo e autotutela non si può pensare di escludere i comuni da certe scelte. Se il paesaggio toscano è quello che è si deve proprio alle amministrazioni che in questi anni hanno tanto lavorato per il recupero dei centri storici e il mantenimento delle proprie identità. In fondo, proprio nella Costituzione, viene detto che la tutela del territorio è affidata alla Repubblica in generale, non allo Stato in particolare.” E rispetto alla particolarità dell’esperienza toscana, spesso sotto i riflettori perché elevata a esempio ideale di paesaggio per eccellenza commenta “Monticchiello non si può certo paragonare alle vele di Secondigliano”.
Da Fiorenza Brioni, delegata ANCI a beni e attività culturali e Sindaco di Mantova, l’invito a cogliere la sfida culturale che sta dietro alla nuova concezione di “paesaggio”.

Quello attuale è, secondo il sindaco, un momento importantissimo perché “al di là dell’elemento conservativo, si pone il problema della valorizzazione in un dialogo continuo tra città aperte, vissute, contemporanee e i territori.” E lamenta un dibattito inadeguato sull’argomento “Manca, in un paese come il nostro, la capacità di produrre ingegnosamente qualità. In questo senso le autonomie locali hanno un ruolo fondamentale per la possibilità di introdurre nell’azione quotidiana di amministrazione e governo del territorio ingegno e innovazione appunto.

E’ soprattutto una sfida culturale quella che abbiamo davanti.”

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