Il Ddl Santagata-Lanzillotta e le Comunità montane escluderebbe circa 120 dei 160 comuni della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2007 19:07
Il Ddl Santagata-Lanzillotta e le Comunità montane escluderebbe circa 120 dei 160 comuni della Toscana

Il disegno di legge Santagata-Lanzillotta contro i "troppi costi" della politica prevede una riduzione delle comunità montane, perché introduce nuovi criteri di montanita', cioe' di classificazione dei comuni come montani. Oreste Giurlani Presidente dell’Uncem Toscana lancia l'idea di una manifestazione nazionale contro il ddl il 24 ottobre a Roma. Giurlani si augura, quindi, che Prodi possa far valere le sue conoscenze dirette in ambito del CdM quando si tornerà a parlare del ddl Santagata-Lanzillotta.
Anche Legacoop Toscana condanna, senza mezzi termini, il ddl Santagata-Lanzillotta: “La fredda applicazione della nuova norma, se approvata dal Parlamento - ha detto Giovanni Doddoli, presidente di Legacoop Toscana - escluderebbe circa 120 dei 160 comuni montani della Toscana mettendo a rischio almeno 50 impese del settore agroforestale e di ingegneria ambientale che danno lavoro ad oltre mille addetti nelle aree più deboli della regione”.
Non solo ma i Comuni perderebbero anche i fondi regionali (circa 50 milioni di euro dal Piano di sviluppo rurale) oltre ai contributi che arrivano dall’Unione europea.
In pratica, quel ddl metterebbe in ginocchio moltissimi comuni creando nuovi problemi economici all’intera regione.
“Non siamo contro il taglio agli sprechi - ha aggiunto Doddoli - ma non possiamo accettare che si proceda su strade che sono destinate solo ad arrecare danni enormi alle famiglie ed alle imprese.

Bisogna fare attenzione a non distruggere le condizioni che hanno reso possibile lo sviluppo che oggi caratterizza la montagna toscana. “Se il ddl venisse applicato così com’è - ha aggiunto Stefano Cecchi, presidente delle coop agricole di Legacoop - verrebbe a mancare anche la possibilità di attivare i sostegni allo sviluppo delle aree montane previsti nei vari settori, previdenziali e fiscali”.
Allarme anche da Marco Scaltritti, in rappresentanza delle coop agroforestali, che ritiene quel ddl un attacco all’economia di montagna.
Alla conferenza stampa di Legacoop era presente anche Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana (che rappresenta gli interessi di 20 Comunità montane e circa 160 Comuni montani), che ha annunciato una grande manifestazione per il 2 ottobre per protestare contro ddl che, se approvato, sarebbe una vera jattura.
Giurlani ha ricordato che le 20 Comunità montane, con una spesa di gestione di 15 milioni di euro spesi in un anno, hanno fatto investimenti (e pagati) per oltre 160 milioni di euro.

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