Sesso (e un serpente) nel film di Albion

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2006 18:26
Sesso (e un serpente) nel film di Albion

E’ ormai alle riprese conclusive il film “Il seme del Tremila” che una troupe di tecnici e attori sta girando nello scenario naturale del residence Mondo Albion sulla collina di Scandicci.
La pellicola è prodotta e diretta dallo stesso creatore di moda che si avvale per la collaborazione alla regia delle collaudate esperienze di Elisangelica Ceccarelli e di Duccio Ricciardelli.
Uno stretto riserbo ha finora avvolto la lavorazione del lungometraggio essendo chiara intenzione degli autori di affidarsi all’originalità della trama e a particolari innovazioni tecniche e di linguaggio per un effetto sorpresa al momento della presentazione, che quasi sicuramente avverrà in occasione di un importante festival internazionale.

Ora però qualcosa è stato rivelato ai giornalisti.
Per certo si sa che “Il seme del Tremila” affronterà l’eterno tema del rapporto fra i due sessi, prospettando una soluzione nuova e coraggiosa ai problemi che la coppia si trova perennemente a dover affrontare quando l’amore viene a entrare in contraddizione con le necessità individuali di libertà.
E’ un tema che Albion ha fatto proprio anche durante l’elaborazione delle “Trenta Regole”, la teoria sociologica che, grazie anche a una fortunata traduzione inglese, ha aggiunto notorietà a quella che già il creatore fiorentino si era guadagnata anticipando linee di moda che con il tempo sono divenute costume dei popoli civili del pianeta.


Nel suo trattato, Albion sostiene che l’obbiettivo della libertà individuale deve essere primario fin dallo scoccare di quel magico e spesso illusorio colpo di fulmine che spinge un uomo e una donna a formare la coppia. Partendo da quel presupposto si eviteranno traumi anche nei momenti di crisi.
Personaggio solo apparentemente secondario del film, un serpente dalla enorme testa e dalla coda lunga duecento metri dove sono riassunti, con scritte, graffiti e collage di manifesti, slogans e invettive contro gli atti liberticidi della dittature, da quelle supernazionali alle più prossime ma non meno micidiali che si annidano in provincie e comuni.


Il serpente protestatario è anche un difensore della natura oggi cosparsa di veleni che rendono pericolosi i cibi degli umani e anche quelli degli animali, persino dei serpenti. Ogni tanto fa apparizioni nel film con guizzi e sentenze ricche di arguzia e di sana moralità. Viene quasi da pensare, ha suggerito un tecnico della troupe, che in realtà altro non sia che un alter ego dello stesso Albion.

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