Servizio civile in Toscana: le proposte per il 2006 della Crescit

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2006 19:02
Servizio civile in Toscana: le proposte per il 2006 della Crescit

Più di 200 progetti di servizio civile in tutte le province toscane, circa 1.500 posti per giovani dai 18 ai 28 anni, oltre 120.000 ore di formazione generale e di addestramento specifico, quasi 300 operatori locali di progetto, decine di accordi con il sistema dei crediti delle Università toscane, una rete infinita di cose da fare, di persone da conoscere, di realtà da cambiare. Questi i dati del bando 2006 per il Servizio Civile Nazionale, visto attraverso le proposte avanzate dagli enti del terzo settore che in Toscana aderiscono alla Crescit, e che riuniscono la maggior parte dei progetti attivi sul territorio regionale.



In momenti di ristrettezza e di tagli, è un'occasione non da poco, fortemente voluta dagli enti che si sono impegnati nella presentazione dei progetti, nella convinzione che i dodici mesi di servizio civile siano uno strumento strategico per la formazione dei giovani a una nuova cittadinanza, e per una loro partecipazione attiva e concreta alle sfide sociali e culturali della società in cui vivono.

Il punto sulla situazione del servizio civile negli enti del privato sociale (quelli appunti riuniti nella Crescit ovvero associazionismo, cooperazione e volontariato) è stato fatto questa mattina da Alessio Torrigiani di Anpas Pubbliche Assistenze Toscane, Francesco Fragola di Confcooperative Toscana e Giuseppe Matteucci di Legacoop Toscana.



«Gli enti e le associazioni riunite nella Crescit coprono circa il 60-70% del servizio civile toscano – ha detto Alessio Torrigiani di Anpas – è quindi auspicabile che la Regione Toscana approvi quanto prima la nuova legge regionale in materia. Siamo ben felici della disponibilità che la Regione Toscana ha mostrato nei confronti delle nostre istanze, ma a questo punto occorre superare definitivamente le incertezze che hanno generato un troppo lungo rinvio».

Una nuova legge regionale contribuirebbe infatti, col sostegno del Servizio Civile Nazionale e con l'istituzione di un Servizio Civile Regionale, a moltiplicare le occasioni di cittadinanza e a promuovere il coinvolgimento dei giovani nelle forme più evolute della società civile.



«Il servizio civile deve mantenere una forte funzione sociale e di formazione – ha proseguito Francesco Fragola di Confcooperative Toscana – e per questo è importante vigilare con attenzione a livello regionale e soprattutto nazionale sulla comparsa improvvisa di nuovi enti che si aprono al servizio civile o su contesti nei quali il servizio civile stesso rischia di confondersi col lavoro». «Una normativa rigorosa è ancor più indispensabile – ha concluso Giuseppe Matteucci di Legacoop Toscana – visto che la scomparsa dell’obiezione di coscienza ha provocato profondi mutamenti in materia.

Prima con un calo nel numero di volontari del servizio civile, poi con un profondo cambiamento nelle modalità e nella mentalità di chi vi accede. Chi partecipa oggi al servizio civile è infatti profondamente motivato ed è interessato a un’esperienza formativa che lo metta a contatto con realtà diverse da quelle che quotidianamente affronta».

Il bando per il servizio civile volontario è aperto fino al 23 giugno. Seguirà, entro 15 giorni, una prima selezione regionale e quindi quella nazionale.

Chi verrà accettato (1600 giovani solo in Toscana) inizierà il servizio da settembre/ottobre. Il servizio civile durerà 12 mesi, con un monte totale di 1400 ore (25/30 ore a settimana, distribuite su 5/6 giorni). Potrà essere effettuate anche parallelamente allo studio universitario (il Servizio Civile prevede anzi anche crediti formativi) e ad attività lavorative (purché non prevalenti). Il rimborso spese previsto per ogni volontario è di 433,80 euro al mese.

Il servizio civile può articolarsi in attività diverse, in base all’ente o all’associazione nel quale si svolge: assistenza a anziani o disabili, cooperazione sociale, assistenza a bambini o ragazzi, sportelli informativi, progetti con immigrati, tossicodipendenti, donne in difficoltà, ma anche turismo socio-culturale, centri studi, ricerche storiche, servizio antincendio, trasporto sanitario, ecc.



Per partecipare al bando per il servizio civile in uno degli enti o delle associazioni del privato sociale è possibile rivolgersi a ciascuna sede dei singoli enti o associazioni che compongono la Cresciti stessa: Arci servizi civile, Anpas Pubbliche assistenze toscane, Misericordie, Associazione italiana sclerosi multipla, Caritas Italiana, Confcooperative, Legacoop.

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