Salmonellosi a Sesto: 500 genitori firmano un esposto per tutelare i loro bambini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2006 15:56
Salmonellosi a Sesto: 500 genitori firmano un esposto per tutelare i loro bambini

I genitori degli alunni delle scuole di Sesto Fiorentino che erano sati protagonisti nei mesi scorsi di alterne vicende riguardo l’insorgenza di 160 casi di salmonellosi, hanno aderito a un esposto che ha lo scopo di portare a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria fatti e circostanze che potrebbero costituire un illecito penale riguardo alla questione “salmonellosi”.

La vicenda ha avuto inizio nel novembre 2005, quando alcuni medici pediatri hanno segnlato i primi casi di salmonella tra i bambini delle scuole materne ed elementari di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa, dove il servizio mensa è erogato dall’azienda “Qualità & Servizi”.



Nei comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Signa le Amministrazioni Comunali sono titolari della refezione scolastica, che è effettuata dalla società “Qualità e Servizi”, con un 70% di quote pubbliche e il restante 30% private.

A seguito di indagini efettuate dalla ASL fu rilevato che alcuni dipendenti dell’azienda erano portatori di salmonella, ma la notizia venne data al Comune solo alcuni giorni dopo e il 29/11 venne comunicata ai Dirigenti Scolastici soltanto in via riservata, quindi non divulgabile ai genitori.



Nel frattempo il servizio di erogazione pasti veniva sospeso e ripreso alternativamente, senza che però si arrivasse a una soluzione. Nonostante le rassicurazioni fornite ai genitori da funzionari pubblici, che scongiuravano il rischio di contagio, il 2 febbraio 2006 i casi di salmonella erano saliti a 160 .

La giustificata preoccupazione dei genitori, aumentata dalla reticenza nella divulgazione delle informazioni da parte dell’Amministrazione Comunale, ha fatto sì che, assistiti dall’Avvocato Marco Noferi dello studio legale CNTTV di Firenze, aderissero a un esposto all’Autorità Giudiziaria per verificare le responsabilità dell’accaduto e per meglio tutelare i propri diritti, ma soprattutto i diritti dei bambini.



“Alcuni genitori – ci dice l’Avvocato Noferi – hanno inoltre chiesto di essere assistiti per il risarcimento del danno materiale e morale/esistenziale subito a seguito della malattia”.

Ricordiamo a questo proposito che i bambini colpiti dalla malattia in molti casi non sono stati curati in modo adeguato per il ritardo con cui sono state infomate le famiglie; a questo danno “materiale” va poi aggiunto il danno “morale ed esistenziale” subito anche dai bambini non colpiti direttamente dalla malattia e dai loro genitori, che hanno vissuto mesi di ansia nella paura di un contagio e di preoccupazione per le condizioni igieniche delle mense scolastiche.

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