Associazione FirenzeinBici ONLUS: consegnata oggi al Vice-sindaco Matulli ed al'Assessore Del Lungo la petizione per l'apertura di una pista ciclabile tra Firenze Nord e il Polo Scientifico di Sesto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2006 15:26
Associazione FirenzeinBici ONLUS: consegnata oggi al Vice-sindaco Matulli ed al'Assessore Del Lungo la petizione per l'apertura di una pista ciclabile tra Firenze Nord e il Polo Scientifico di Sesto

La petizione ha raccolto 795 adesioni e denuncia la attuale grande pericolosità delle strade che i ciclisti devono percorrere per recarsi al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino in bicicletta. Questa situazione ulteriormente peggiorata quando lo scorso agosto stata aperta la nuova viabilità di collegamento fra v.le XI Agosto e via del Termine. Nel nuovo percorso, che attualmente non offre alternative, sono presenti anche svincoli di tipo autostradale che mettono a serio repentaglio la sicurezza dei ciclisti.

FirenzeInBici ONLUS richiede nella petizione la immediata realizzazione di una pista ciclabile alternativa alle pericolose strade esistenti e fa presente che esiste già un percorso naturale per una pista ciclabile.

Infatti, realizzando una pista ciclabile in via Delle Due Case, ora sostanzialmente chiusa al traffico automobilistico per i lavori in corso nell'area, si otterrebbe un percorso protetto per i ciclisti almeno fino a via del Termine. Da questo punto in poi la petizione richiede l'intervento del Comune di Sesto Fiorentino per dare continuità alla pista ciclabile, attualmente quasi completa, fino all'IperCoop e al Polo Scientifico.

La petizione fa infine richiesta di prevedere di realizzare e mantenere in via definitiva una pista ciclabile lungo la stessa direttrice anche a lavori finiti nella piana di Castello, oltre che di un migliore coordinamento fra i Comuni di Firenze e Sesto per quanto riguarda la realizzazione della viabilità che interessa entrambi i Comuni.
Al Polo Scientifico operano centinaia di studenti, professori e ricercatori dell'Università e del CNR, molti dei quali hanno sottoscritto la petizione desiderando di avere un alternativa ai mezzi pubblici o all'auto per raggiungere il luogo di studio e lavoro.

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