Modificare lo statuto comunale per attribuire agli immigrati ed apolidi residenti stabilmente, il diritto di votare o di essere eletto, per le prossime elezioni amministrative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2004 22:41
Modificare lo statuto comunale per attribuire agli immigrati ed apolidi residenti stabilmente, il diritto di votare o di essere eletto, per le prossime elezioni amministrative

Modificare lo statuto comunale per attribuire agli immigrati ed apolidi residenti stabilmente, il diritto di votare o di essere eletto, per le prossime elezioni amministrative. E' quanto ha proposto alla Giunta, con esito positivo, l'assessore all'integrazione e all'accoglienza Lucia De Siervo. Il passo successivo sarà la discussione in consiglio comunale. "Il consiglio comunale ha sempre dimostrato massima attenzione al riconoscimento della pienezza dei diritti a tali nuovi cittadini - ha detto l'assessore De Siervo - modificando il proprio statuto per il riconoscimento del diritto a votare nelle elezioni dei consigli di Quartiere".

"Al di là delle sospensioni poi avvenute - prosegue l'assessore - ma che sono in corso di nuova analisi da parte della commissione affari istituzionali, alla giunta sembra che i tempi siano maturi per effettuare l'ulteriore passaggio del pieno riconoscimento del diritto di voto per le elezioni amministrative". La decisione di modificare lo Statuto del Comune di Firenze per il diritto di voto attivo e passivo, per le sole elezioni dei consigli dei Quartieri, dei cittadini stranieri residenti nel Comune da almeno un anno, risale alla delibera del 24 novembre 2003, poi sospesa nel consiglio comunale del 26 aprile 2004.

L'assessore ricorda quindi che "in seguito al parere espresso dal Consiglio di Stato del 28 luglio scorso, la commissione affari istituzionali del Comune, sta proponendo la revoca della delibera dell'aprile 2004, permettendo una riespansione del diritto all'elettorato passivo e attivo delle persone straniere per i Consigli di Quartiere e per le elezioni amministrative".

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