E' finita alla Camera dei Deputati la vicenda della disabile fiorentina che non ha potuto votare alle scorse elezioni europee e amministrative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2004 13:24
E' finita alla Camera dei Deputati la vicenda della disabile fiorentina che non ha potuto votare alle scorse elezioni europee e amministrative

A sollevare il caso è stato il consigliere dei Ds Ugo Caffaz che ha sollecitato una interrogazione da parte dei deputati DS della commissioni affari sociali della Camera. «Ho ricevuto alcuni giorni fa questa "richiesta di aiuto" - ha spiegato Caffaz - ero rimasto colpito dalla semplicità e dalla chiarezza con la quale la disabile rivendicava, giustamente, di poter esercitare il diritto di voto. La legge prevede che l'elettore portatore di handicap grave possa scegliere liberamente da chi farsi accompagnare in cabina elettorale al momento del voto ma le condizioni in cui si trovava questa disabile le impedivano di recarsi al seggio».

«La Costituzione - ha ricordato il consigliere diessino - stabilisce che sono elettori tutti i cittadini che hanno la maggiore età e che, il diritto di voto, il cui esercizio è un dovere civico, non può essere limitato se non nei pochi casi definiti dalla legge. Spetta però al Parlamento individuare forme e modalità per consentire a tutti i cittadini l'esercizio di tale diritto e quindi anche a chi, tra noi, per infermità grave non può uscire dalla propria abitazione per raggiungere il seggio elettorale.

Le modalità possano essere tante, ad esempio il voto per posta, per e-mail, con il "seggio volante". Il legislatore deve fare uno sforzo in questa direzione con coraggio e determinazione». «Pertanto - ha concluso Caffaz - ho sollecitato l'intervento dei deputati DS della Camera, componenti la XII commissione affari sociali, che hanno presentato un'apposita interrogazione al Ministro degli Interni».

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