La sinistra fiorentina si divide sulla ZTL più corta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2004 00:31
La sinistra fiorentina si divide sulla ZTL più corta

«La repentina e del tutto autonoma decisione della giunta di abbreviare di un'ora e mezza la durata della zona a traffico limitato nelle giornate di sabato, a partire dal 27 marzo, si aggiunge in modo problematico, sia sul piano politico che tecnico, alla precedente ordinanza del 9 gennaio scorso con cui è stato deciso di proseguire solo fino al 31 marzo prossimo il divieto di transito in città dei veicoli più inquinanti nei giorni di mercoledì e giovedì. E' invece auspicabile una riflessione ed un coordinamento delle politiche sulla mobilità con quelle che intendono programmare la diminuzione dell'inquinamento urbano e quindi ridurre l'incidenza delle patologie che ne derivano per la popolazione».

Questo il giudizio di Antongiulio Barbaro, consigliere dei DS e membro della commissione ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio, all'indomani della decisione con la quale la giunta ha deciso di anticipare dalle 19.30 alle 18, nelle giornate di sabato, l'orario di validità della ztl. «E' del tutto evidente - ha proseguito il consigliere diessino - che l'entrata in funzione a pieno regime delle porte telematiche impone una riflessione calibrata sull'intera ordinanza che regolamenta la ztl, che, giustamente, la giunta finora aveva deciso di mantenere senza modifiche.

Tuttavia, appaiono non condivisibili, comunque le si motivino, modifiche parziali che cambiano le regole di accesso squilibrando l'intero provvedimento nella direzione di un maggior lassismo, con conseguenti aumenti del traffico, dell'inquinamento e dei potenziali effetti sanitari». «Purtroppo - ha sottolineato Barbaro - corre l'obbligo di osservare che tale decisione è stata preceduta dall'ordinanza del 9 gennaio che, contrariamente a quanto stabilito dal cosiddetto "piano di azione comunale" e dall' accordo di programma con la Regione per il miglioramento della qualità dell'aria, entrambi approvati dalla giunta nell'ottobre scorso, ha limitato fino al 31 marzo i "blocchi programmati" del mercoledì e del giovedì per i soli veicoli più inquinanti.

Tale scelta rischia, se non modificata, di vanificare l'impegno concorde di Regione, Anci e Unione della Province Toscane finalizzato a indurre il cambiamento in senso ecologico del parco circolante, e che è sostenuto per il 2004, 2005 e 2006 da un finanziamento regionale di oltre 10 milioni di euro per gli incentivi all'acquisto di veicoli meno inquinanti». «Dato che in materia gli atti di indirizzo consiliare, come l'ordine del giorno approvato il 10 febbraio 2003, sono chiarissimi - ha concluso l'esponente dei diesse - auspico che la giunta, anche attraverso una fase di trasparente consultazione con le categorie economiche e con le associazioni ambientaliste nonché con il supporto dell'organo tecnico consultivo sull'inquinamento atmosferico, ripensi complessivamente questi provvedimenti, nella ricerca di un punto di equilibrio più avanzato tra le insopprimibili esigenze di tutela della salute e dell'ambiente, e le legittime aspettative dei soggetti economici che vivono e operano nel centro storico».


"La decisione della Giunta di Palazzo Vecchio di accorciare sperimentalmente di un ora e mezzo la ZTL il sabato a partire dal prossimo sabato -commenta invece Roberto Ciulli, Presidente CNA Città di Firenze- è un atto di buon senso e ragionevolezza, che viene incontro alle richieste presentate nei giorni scorsi da CNA Firenze e dalle altre Associazioni di categoria. Sicuramente hanno pesato e non poco sulla decisione dell’Amministrazione Comunale l’entrata in funzione del sistema dei telepass e le difficoltà economiche delle attività artigianali fiorentine (oltre 10.000 imprese).

Nei primi due mesi del 2004, infatti, nonostante le adesioni ad iniziative promozionali e di contenimento dei prezzi, le imprese artigiane di servizio e di produzione hanno visto calare del 30% il proprio volume di affari. L’orario più corto della ZTL il sabato è un primo segnale di apertura di Palazzo Vecchio verso le richieste delle associazioni economiche; CNA Firenze lo apprezza, ma chiede che il provvedimento, per avere effetto, sia esteso anche agli altri giorni della settimana, dal lunedì al sabato".

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