Livorno, l'analisi tecnica: dalla gara con l'Atalanta sono emerse buone indicazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2003 18:45
Livorno, l'analisi tecnica: dalla gara con l'Atalanta sono emerse buone indicazioni

LIVORNO - Ennesimo risultato di parità per il Livorno ma stavolta conquistato, seppure in casa, con la capolista Atalanta. Il Livorno non è certo in una condizione atletica brillante, al momento, e lo ha dimostrato anche in questa occasione. Comunque i ragazzi di Mazzarri hanno offerto una prestazione tutto sommato soddisfacente, sicuramente superiore rispetto a quella effettuata col Catania. Tatticamente la squadra è stata disposta meglio in campo con Protti che è ritornato nel suo ruolo, anche se non è stato brillante come in altre occasioni, con Saverino che finalmente ha operato da trequartista – Mazzarri deve insistere e dargli fiducia in questo ruolo – e con Vigiani che è stato impiegato sulla fascia destra col risultato che il giocatore ha dimostrato ancora una volta di avere talento e di poter giocare anche da interno destro facendo respirare qualche volta Ruotolo.

Determinanti sono stati i rientri di Grauso e Lucarelli che ben si sono comportati. Il Livorno, come detto, in questo momento sta pagando una certa stanchezza e te ne accorgi quando manca il movimento senza palla dei centrocampisti e degli attaccanti e quando la squadra si allunga troppo sia in fase offensiva che difensiva. Dopo un primo tempo in cui i bergamaschi hanno sfiorato la rete in un paio di circostanze, fra cui un palo di Vugrinec, nel secondo tempo c’è stato il ritorno degli amaranto che con tanta determinazione, ma anche aiutati da uno splendido pubblico, hanno messo per mezz'ora buona in evidente difficoltà la prima della classe.

Vorremo vedere Chiellini giocare più avanti ma forse nelle condizioni attuali della squadra il mister sembra più preoccupato a non perdere ed a muovere la classifica e pertanto affida al giovane e forte difensore l'attaccante più forte degli avversari, nelle ultime settimane è capitato con Riganò ed Oliveira, ieri con Budan. E' da condividere la scelta ma è da pensare, e sperare, che nel girone di ritorno Chiellini occuperà più spesso la fascia sinistra e costituirà una spina nel fianco per le difese avversarie.

Vorremo vedere più spesso Rabito in campo perché questo giocatore, insieme a Saverino, può dare fantasia ad un reparto, quello avanzato, che non può basarsi solo su Protti o su un Lucarelli che deve finire di recupare dopo un fastidioso infortunio. Non dimentichiamo, peraltro, che Rabito, dietro le punte e non defilato sulla fascia, ha già giocato con ottimi risultati a Modena. Il 3-4-1-2 visto con l'Atalanta, in altre parole, è da riproporre perché è un modulo che da più compattezza alla squadra e può esaltare le caratteristiche di Saverino o di Rabito a ridosso degli attaccanti più avanzati.

La difesa, da parte sua, mostra sempre grande affidabilità al cospetto di grandi attaccanti. A gennaio, secondo chi scrive, basterà prendere un buon incontrista ma servirà pure rilanciare Matteini, anche come prima punta, per dare il cambio a Lucarelli, ed inoltre, come detto, occorrerà rilanciare e dare fiducia a Rabito. Il gruppo sembra molto unito e la tifoseria decisa ad aiutare la squadra anche nei momenti difficili. A Torino speriamo di assistere ad una grande prestazione, nessun traguardo è precluso a questo Livorno.

Chi aveva dubbi, forse li ha fugati vedendo la prova offerta dai ragazzi di Mazzarri al cospetto dell'Atalanta capolista. Ne siamo più convinti che mai. (Andrea Meschi)

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