Jacques il fatalista con Paolo Poli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2003 20:15
Jacques il fatalista con Paolo Poli

Chissà perché si pensa che i filosofi siano tutti austeri e concettosi, cioè noiosissimi. In genere è tutto il contrario, come dimostra brillantemente Denis Diderot, il grande illuminista, che perfino nei suoi lavori più impegnati amava sorridere e far sorridere. Il suo Jacques il fatalista, ad esempio, è un piccolo capolavoro di arguzia malandrina che sembra scritto per il teatro comico. Jacques è un servitore imperturbabile e disincantato, come chi non ha mai avuto niente gratis dalla vita, mentre il suo padrone è un gentiluomo piuttosto insolito: colto, senza snobismi e generosamente pasticcione.

I due viaggiano assieme (luogo di partenza ignoto, destinazione sconosciuta)discorrendo, becchettandosi e incrociando un arcobaleno di personaggi stravaganti. E a ogni incontro la scena e il dialogo cambiano e succede qualcosa di inaspettato. Ecco quindi Jacques che, derubato, finisce in gattabuia. Eccolo poi approdare ad un albergo dove facciamo la conoscenza di una loquace locandiera protettrice degli animali e sposa di un burbero benefico. E fra un viaggio e l’altro (il settecento è il secolo del “Grand Tour”) il servo e il suo padrone fanno mille riflessioni (il settecento è il secolo filosofico)e si raccontano storie d’amore (il settecento è il secolo della galanteria).

Esemplare è la vicenda della marchesa de la Pommeraye, una dama squisita, che, per ferire un amante intiepidito costruisce un vertiginoso castello di perfidie. Solo all’ultimo istante la sorte, ancora più maligna di lei, le strapperà la vittoria di mano. A questo punto le raffinatezze mondane cedono il posto al rigore conventuale. Non più profumi adescatori ma effluvi di incenso. Entra in scena un prelato così onusto di qualità beatifiche da essere quasi in odore di santità. Sappiamo, ovviamente, che questi professionisti della virtù non la raccontano giusta e aspettiamo, con una punta d’ilarità, di vedere il troppo reverendo cadere dal piedistallo.

Ma non succede. Lui ha il dono di trasformare, con un minimo gesto, le colpe in meriti e, più confusi che persuasi, tutti l’applaudono, persino i moralisti. Mille interruzioni hanno frammentato il racconto delle avventure amorose di Jacques, tanto che il suo padrone tenta, a sua volta, di narrare l’episodio più saliente della storia dei suoi amori. Ecco quindi una tumultuosa saga della fasullagine in cui un falso gentiluomo, falso amico del padrone di Jacques, tenterà per arricchirsi, di appioppargli una falsa vergine con pargoletto in pancia.

Il gentiluomo eviterà per il rotto della cuffia le nozze riparatrici, ma si accollerà il pupo vita natural durante. Più fortunato il popolano evoca due incontri erotici giovanili in cui ha perduto a ripetizione la verginità, da lungo tempo perduta, grazie a due paesane di buona volontà. Ma il lieto fine è l’appannaggio classico dell’eroe della storia e Jacques trova la donna ideale. Potrà finalmente dormire tranquillo fidando nella fedeltà della sposa? Non chiediamo troppo. Meglio lasciar fare al destino.

Dopo tutto lui è un fatalista.

Last Minute: i biglietti in vendita alla Rinascente
Come già annunciato in precedenza, è iniziata la sperimentazione della vendita di biglietti last minute al desk all’interno della Rinascente di piazza della Repubblica (4°piano – dal martedì al sabato 13.00/19.30 info 055.292508), gestito dal Teatro della Pergola in nome e per conto dell’Associazione Firenze dei Teatri.
Ogni giorno dal martedì al sabato, a partire dalle ore 16.00 e fino alle 19.00, saranno disponibili i biglietti della Pergola rimasti invenduti per lo spettacolo della sera stessa con una forte riduzione (fino al 50%).

L’offerta è ovviamente legata alla disponibilità di biglietti, e sarà disponibile esclusivamente presso il desk Rinascente.
In un prossimo futuro questo servizio potrebbe essere esteso anche agli altri teatri fiorentini.

Mostra dei costumi di Danilo Donati per i film di Pier Paolo Pasolini
Prosegue l’apertura, nello spazio della Sala Oro, della splendida mostra dei costumi di Danilo Donati per i film di Pier Paolo Pisolini. La mostra rimarrà aperta al pubblico degli spettacoli durante gli orari delle rappresentazioni, e in occasione di altre manifestazioni, con ingresso libero.

È possibile anche prenotare una visita telefonando allo 055.2264335 o scrivendo all’indirizzo pubblico@pergola.firenze.it.

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