Incertezze sui progetti fiorentini del gruppo francese ormai proprietario della maison al 100%. L'amministratore delegato Domenico De Sole se ne va tra le lacrime assieme allo stilista Tom Ford. Preoccupazione dei lavoratori.
"Non si può dire che la annunciata partenza del manager e del creativo di Gucci siano un fulmine a ciel sereno -commenta il consigliere comunale scandiccese del Partito della Rifondazione Comunista Mencaraglia- Già alcuni mesi or sono avevamo evidenziato la manovra sul pacchetto azionario di Gucci chiaramente scritta, nero su arancione, nelle pagine economiche del Sole 24 ore.
E fin da allora abbiamo invitato la amministrazione a seguire da vicino la cosa.
Il lungo sodalizio territoriale Gucci-Scandicci poteva avere (qualche) garanzia per una permanenza sul nostro territorio di questo importante spezzone del sistema moda. Sulla carta il gruppo Pinault si presenta con un biglietto da visita etico apprezzabile sia nei rapporti con le città in cui opera (almeno quelle
francesi) sia nei confronti del resto del mondo. Si tratta ora per chi amministra la città di prendere al più presto contatti con i futuri gestori al fine di capire che aria tira.
Anche perchè il momento del passaggio delle consegne avverrà, se non erro, ad aprile 2004 data scelta, se capisco bene, in modo da garantire un passaggio sereno alle prossime collezioni. Ma anche una data attorno alla quale è previsto un passaggio delle consegne nella amministrazione cittadina: e sarebbe opportuno iniziare ad accertarsi fin da ora che non ci siano traumi in questo pezzo della nostra città".
