Elezione diretta per i presidenti di quartiere: il consiglio comunale approva la modifica del regolamento

Redazione Nove da Firenze
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10 dicembre 2002 17:22
Elezione diretta per i presidenti di quartiere: il consiglio comunale approva la modifica del regolamento

Cambiano le regole per l'elezione del presidente del quartiere. Con la delibera presentata dal presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri e votata a larga maggioranza (31 voti favorevoli, 4 voti contrari e un astenuto) il consiglio comunale ha approvato ieri un emendamento all'apposito regolamento che prevede come obbligo la "designazione diretta del presidente di quartiere". «Un cambiamento fondamentale - ha spiegato Pieri - Il nuovo testo introduce l'indicazione del programma e il nome del presidente di ogni coalizione.

Cioè gli elettori conoscerano in anticipo il nome del presidente della coalizione vincente. Fino ad ora veniva eletto nella prima seduta di Consiglio dopo lunghe trattative politiche e quindi con minore autorevolezza. Con il nuovo sistema elettorale, invece, si assisterà ad un significativo miglioramento: il vincolo di nomina non sarà giuridico ma politico e morale, anche se sulla scheda il nome non sarà indicato in modo specifico. «La delibera è stata approvata oggi in consiglio comunale - ha concluso il presidente della commissione affari istituzionali - ma fin da ora non posso non elogiare il grande lavoro svolto da ogni membro della commissione.

Eravamo di fronte ad una importante e decisiva riforma istituzionale e tutte le forze politiche hanno capito che questa era una questione che travalicava i concetti di maggioranza e opposizione. E' anche per questo che siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto».
«Sull'elezione dei consigli di quartiere è stato fatto un pasticcio». Il giudizio è del consigliere dei Comunisti Italiani Luca Pettini. «Anzitutto - ha spiegato Pettini - le modifiche introdotte non contengono l'elezione diretta del presidente ma solo l'indicazione da parte delle forze politiche.

Il candidato indicato dovrà presentarsi nella lista di uno dei partiti della coalizione e sarà soggetto alle stesse regole elettorali che valgono per gli altri. Con questo sistema si potrà verificare il caso di un candidato a presidente eletto con meno voti di preferenza di un altro. O, addirittura, che non sia neanche eletto». «Questo sistema, introdotto per accontentare qualche personalismo di marca DS - ha aggiunto il consigliere dei Comunisti Italiani - contiene tutti i difetti del maggioritario e tutti i difetti del sistema proporzionale e moltiplicherà la litigiosità all'interno delle coalizioni.

Per questo il nostro gruppo ha votato no». «Infine - ha concluso Pettini - constato che DS e Margherita hanno preferito privilegiare un accordo istituzionale con la destra ad una posizione unitaria di tutta la maggioranza».

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