Presentata la nuova area fieristica
Auzzi, Caffaz e Lo Presti (DS): «Il Polo vuole bloccare lo sviluppo della città»
Rodolfo Cigliana (FI): "La sinistra lavora contro le aspettative della città"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2002 19:07
Presentata la nuova area fieristica<BR>Auzzi, Caffaz e Lo Presti (DS): «Il Polo vuole bloccare lo sviluppo della città»<BR>Rodolfo Cigliana (FI):

Nell'area della Fortezza da Basso sono in fase di realizzazione diversi interventi urbanistici che apporteranno una notevole variazione nell'offerta turistico congressuale, sia per quanto riguarda gli spazi disponibili che i servizi collaterali e la mobilità circostante e che renderanno il patrimonio fieristico-congressuale fiorentino particolarmente interessante e competitivo per gli operatori italiani e stranieri del settore. "La pubblicazione rende visibile e sintetizza le grandi trasformazioni che questa città avrà per tutti i lavori che stanno sì creando qualche disagio ma che sono finalizzati a rendere ancora più competitiva Firenze - ha commentato l'assessore al turismo Emilio Becheri -.

Il turismo congressuale è molto importante per tutta la città, per le ricadute economiche ma non solo, e rappresenta quello che viene definito un turismo di qualità. È questa un'iniziativa che non ha solo una valenza locale ma addirittura nazionale". Firenze è una delle poche città che può vantare una simile struttura congressuale-espositiva nel centro storico. "L'area della Fortezza da Basso prevede investimenti pubblici e privati per centinaia di migliaia di euro - ha precisato l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi -.

Al momento c'è qualche difficoltà ma è solo per poter vivere meglio il futuro di Firenze, poiché la città sta cercando di adeguarsi agli standard internazionali, recuperando gli anni persi finora. Alla fine dei lavori gli spazi espositivi saranno molto più qualificati". Nella pubblicazione sono illustrati i progetti approvati ed in particolare: l'Area pedonale ed il Sottopasso del viale Strozzi di fronte al Mastio della Fortezza da Basso; il Parcheggio sotterraneo nel Piazzale Caduti nei Lager (846 posti auto e 90 per i motorini); il Recupero dell'area Bastioni Strozzi; il Raddoppio del sottopasso stradale dal viale Strozzi al viale Belfiore.

Il progetto riguarda gli interventi nel tratto nord di viale Strozzi che renderà la viabilità veicolare particolarmente scorrevole grazie alle tre corsie per ogni senso di marcia e faciliterà notevolmente l'ingresso e l'uscita dagli eventi fieristici-congressuali. "Lunedì prossimo Firenze-Expo presenterà i propri indirizzi futuri con una previsione di spesa di 40 milioni di euro comprensivi anche dei progetti delle infrastrutture e dei parcheggi intanto pensiamo a completare prima possibile tutte le opere previste perché la competitività è un tema importante - ha sottolineato Pietro Marchini Amministratore Delegato di Firenze-Expo - e non è più possibile continuare a vivere di rendita.

Non so come sarà la situazione nel 2003 ma sono certo che troveremo le soluzioni più adeguate. Credo che sia anche un nostro compito rilevare e pianificare i problemi prima che si verifichino. Nonostante i lavori, la Fortezza da Basso rimarrà sempre operativa". Ad esempio, la ristrutturazione del Padiglione delle "Nazioni" e della "Ronda" prevede un ampliamento di 1.400 mq raggiungendo complessivamente 5.300 mq di spazi espositivi, distribuiti su due piani. La brochure che è stata realizzata in italiano ed inglese, sarà distribuita in 25.000 copie sia in città che nel settore degli operatori commerciali, per informare su questi importanti interventi che hanno come obiettivo lo sviluppo, nell'area della Fortezza, di un polo congessuale-espositivo ampliato, rinnovato e capace di accogliere, in maniera ancora più qualificata, manifestazioni internazionali.
«Le dichiarazioni e gli autentici "proclami" di alcuni esponenti locali della destra fiorentina, a margine dell'incontro di ieri a Palazzo Chigi, appaiono gravi ed irresponsabili.

Si pongono l'obiettivo non tanto di destabilizzare i governi locali di centrosinistra in Toscana e a Firenze ma soprattutto di gettare nel caos e nella paralisi operativa quell'ingente mole di opere pubbliche, con investimenti per circa 2500 miliardi di vecchie lire, incluse negli accordi vigenti e già perfezionati nella "conferenza dei servizi" sul nodo fiorentino del treno ad alta velocità-alta capacità, chiusa nel 1999: dalla nuova stazione presso i Macelli alla rete di tramvie. E queste dichiarazioni sono tanto più gravi perché rilasciate anche da esponenti del Governo nazionale».

Lo hanno dichiarato il segretario metropolitano Manuele Auzzi, il capogruppo Ugo Caffaz e il consigliere Alessandro Lo Presti. «Un atteggiamento - ha sottolineato Auzzi - frutto forse di disperazione politica e comunque ispirato alla logica del "tanto peggio, tanto meglio", che potrebbe determinare un danno a carico della città e dell'intera area metropolitana». «Per questo - hanno aggiunto Auzzi, Caffaz e Lo Presti - riteniamo che tutte le forze politiche responsabili, le espressioni organizzate dei cittadini, delle categorie economiche e del sindacato debbano concordemente respingere questo genere di attacchi, nell'esclusivo interesse del nostro territorio.

Quanto alle inopinate accuse di stalinismo, è evidente che siamo alla farsa e quindi sono da rinviare al mittente. Vale appena la pena di ricordare che le opere previste e finanziate sono il frutto di un lungo lavoro avvenuto nel corso dello scorso decennio grazie al quale è stato possibile concertare al tavolo istituzionale e a quello tecnico esigenze nazionali e locali, sancite appunto negli accordi siglati nel 1999 e tuttora pienamente vigenti e perciò esigibili. Appare oggi ben più "stalinista", o quanto meno centralista e autoritaria, la pretesa di bloccarli o annullarli con decisione, pare, del Governo, in contrasto con la volontà concorde di Comune, Provincia e Regione, secondo uno schema che pare essere la "cifra caratteristica" dell'attuale esecutivo: basta ricordare le polemiche sul progetto Isozaki per l'uscita degli Uffizi, o quelle sul tracciato della grande viabilità nazionale da Grosseto a Civitavecchia, fino alle recenti normative sulle grandi opere e la valutazione di impatto ambientale in cui il ruolo delle Regioni e degli enti locali è stato marginalizzato.

«Dopo tutto quanto fin qui detto - ha concluso il capogruppo in Palazzo Vecchio Ugo Caffaz - riteniamo questa l'ultima provocazione, perché non accetteremo mai più dichiarazione di profilo così basso».
«Le dichiarazioni deliranti, offensive e minacciose degli esponenti dei Ds e dei Comunisti Italiani confermano come ormai la sinistra a Firenze sia alla disperazione, incapace di stabilire un confronto democratico con l'opposizione locale ed il governo nazionale». Questo la riposta del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana a DS e Comunisti Italiani sull'Alta Velocità e le grandi opere.

«Ragionando sempre per il bene della città - ha aggiunto Cigliana - ricordo alla sinistra gli innumerevoli comitati sorti contro i programmi del sindaco Domenici e contro l'Alta Velocità, la terza corsia autostradale, la tranvia. Comitati che mai hanno trovato nell'attuale amministrazione un interlocutore attento e sensibile ma che io, in tutti questi anni, ho cercato sempre di rappresentare al meglio in consiglio comunale. Questo atteggiamento così poco democratico dimostra come la sinistra lavori contro le legittime aspettative della città.

A quelle insensate dichiarazioni rispondo parafrasando le parole del grande poeta greco Pindaro: "Noi lasciamo che i corvi gracchino in basso, noi cerchiamo di volare alto come l'aquila di Zeus"».

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