Dopo una settimana che dire movimentata è poco, torna finalmente il calcio giocato. Il campionato dei viola ricomincia con l’attesa sfida casalinga contro il Gubbio, primo incontro con Alberto Cavasin in panchina. Nei pochi allenamenti fatti il tecnico ha ripetutamente provato Di Livio a centrocampo e questa potrebbe essere la novità all’interno del modulo tattico 4-4-2. Nicodemo ha scontato il turno di squalifica, ma lo spostamento del capitano viola toglierebbe spazio proprio al centrocampista titolare fisso con Vierchowod. La formazione della Florentia dovrebbe avere Ivan in porta, Panarelli, Ripa, Guzzo e Traversa in difesa, Andreotti, Di Livio, Longo e Bonomi a centrocampo, Riganò e Quagliarella punte. Il Gubbio arriva a Firenze dopo il pareggio casalingo (0-0) con il Fano, che gli ha permesso di raggiungere il terzo posto in classifica con 16 punti, insieme al Rimini. Tra gli eugubini non ci sarà Lazzoni, squalificato. La squadra allenata da Marco Alessandrini, al suo primo anno con i rossoblu, è molto flessibile nel cambiare modulo tattico durante la partita, che normalmente inizia con il 4-4-2. La probabile formazione della squadra umbra vedrà Fabbri in porta, De Pascale, Giacometti, Mattioli e Sandreani in difesa, Bruni, Zebi, Bochu e Cipolla a centrocampo, Orocini e Clementi punte. Domenica scorsa con il Fano la squadra non ha brillato, macinando un gioco lento e prevedibile, uscendo tra i fischi del pubblico di casa che si aspettava di più. Da Gubbio si annuncia comunque una buona partecipazione di tifosi alla trasferta fiorentina. La caratura dell’avversario e la distanza in classifica saranno un buon banco di prova per una prima verifica delle motivazioni dei giocatori della Florentia Viola, dai quali non possiamo pretendere un’organizzazione di gioco già definitiva ma ci aspettiamo attenzione, cuore e sudore. Per i tifosi fiorentini è giunto il momento di lasciarsi dubbi e polemiche alle spalle per far ripartire con decisione il progetto Florentia. (as)
Calcio C2: la Florentia Viola riparte con Cavasin affrontando il Gubbio
