«Nel nostro territorio comunale non ci sono discariche ma non per questo possiamo tollerare ricatti dai comuni vicini». Lo hanno dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi e il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri. «Lunedì prossimo il consiglio comunale sarà chiamato a votare un debito fuori bilancio di circa 3 milioni di euro - hanno ricordato Pieri e Toccafondi - questa somma corrisponde ad un vecchio debito del consorzio Quadrifoglio nei confronti di Safi. In commissione le risposte dell'assessore Coggiola alle nostre domande sono state sconcertanti: secondo Coggiola Firenze dovrà accollarsi l'intero debito perché nel territorio comunale non ci sono spazi per smaltire i rifiuti.
Signa, Calenzano, Sesto e Campi dettano quindi le condizioni a Firenze e noi ci accolliamo anche i loro debiti». «Questa vicenda - hanno aggiunto i due consiglieri del centrodestra - conferma anche che manca una seria politica per lo smaltimento dei rifiuti e che la non integrazione degli impianti di Testi e di Case Passerini ha avuto e continuerà ad avere una dura ripercussione sul costo all'utenza e sui bilanci del Comune». «Come se non bastasse - hanno concluso Toccafondi e Pieri - non possiamo non lamentare l'insufficienza degli strumenti a disposizione dei consiglieri per controllare gli enti partecipati dal comune.
In questa situazione non possiamo svolgere a pieno il nostro dovere».